www.uzbektourism.uz è un buon sito (disponibile in inglese) per notizie e informazioni interessanti su questo paese, oltre che utili per chi volesse intraprendervi un viaggio. La situazione attuale nel paese è tutt’altro che tranquilla, con le recenti manifestazioni contro la dittatura di Karimov represse nel sangue, per cui non è il momento migliore per un viaggio che altrimenti meriterebbe di essere fatto, prima di tutto per visitare la mitica Samarcanda. Segnaliamo anche il sito dell’ambasciata uzbeka in Italia, www.uzbekistanitalia.org.
L’antica città di Samarcanda, sede dal secolo VIII di un principato turco, assurse a grande splendore quando Tamerlano, alla fine del secolo XIV, la scelse a capitale del suo impero. Lui e i suoi successori ne fecero un grande centro di cultura e la arricchirono di splendidi monumenti. Cuore della città la Piazza Registan, dove sorgono tre madrase (scuole coraniche) con fantastiche cupole blu, la Sher Dori, la Tillo Kori e la Ulughbek. Sempre a Samarcanda è il mausoleo Gur-i-Amir, dove è sepolto Tamerlano, ovvero Emir Temur, il grande condottiero assurto nuovamente a simbolo dell’identità nazionale dopo la recente indipendenza. I meno giovani ricorderanno il nome di Samarcanda, anche perché reso popolare da un vecchio brano di Roberto Vecchioni.
Samarcanda (www.samarkand.info) sorgeva sulla Via della Seta, la rotta commerciale battuta da ricchi convogli carovanieri. Lungo il corso della via si svilupparono, spesso in corrispondenza delle oasi, nelle vaste lande desertiche che attraversava, importanti città. Nel territorio dell’attuale Uzbekistan, prosperavano così la citata Samarcanda ma anche Buhara, già importante centro commerciale nel secolo VIII. Nei secoli seguenti Buhara si espanse con sfarzo, raccogliendo il meglio delle tendenze artistiche dei tanti popoli con cui veniva in contatto. Oggi conserva circa 140 monumenti importanti. Gemma preziosa è il mausoleo dei Samanidi, detto di Ismail Samani, del sec.X. Spicca anche la ricca facciata maiolicata del Mir Arab, grande scuola coranica del secolo XVI. Il centro storico, ai margini del quale si aprono dueporte del sec.XVI, mantiene una vocazione commerciale, con i suoi mercati e le botteghe traboccanti di sete e tappeti. Esterna all’antico perimetro urbano è la Cittadella, le cui vicende costruttive, durate quasi un millennio (dal X al XIX secolo) hanno portato a una commistione di forme.
Il sito Internet ufficiale della capitale è www.tashkent.org. I motivi di interesse a Tashkent, in larga parte ricostruita dopo un terremoto nel 1966, sono molto minori che a Samarcanda o Buhara. Segnaliamo il Museo Emir Temur, la statua equestre del condottiero e la madrasa di Barak Khan, che conserva la copia del Corano che Temur, Tamerlano appunto, portò da Baghdad.