Meteo estremo. Stavolta non vogliamo affidarci esclusivamente alle proiezioni di modelli matematici a lungo termine, ma fare un’analisi intuitiva di quello che sta succedendo e di ciò che potrebbe avvenire anche in base alla nostra esperienza.
I modelli matematici di previsione sono indispensabili per Le previsioni meteo e quelle climatiche. Ma quando lo sguardo previsionale si allontana nel tempo la loro affidabilità diminuisce.
L’affidabilità cala parecchio quando le anomalie climatiche sono severe come quelle che stiamo vivendo, specie quando a innescare le anomalie climatiche sono anche correnti atmosferiche molto lontane da noi.
ANOMALIA CHE VIENE DALL’AFRICA
L’estate 2017 ha visto uno spostamento eccessivo verso nord di un fenomeno chiamato ITCZ. Si tratta di una linea confluenza di masse d’aria dove si verificano le piogge tropicali. Questa anomalia ha spinto verso nord il grande caldo che è presente d’estate nel Sahara. Ciò avviene da due mesi con ondate di calore. Attualmente siamo alla 5° e si vede già il 6° evento all’orizzonte.
RISCHIO DI ALRE ONDATE DI CALORE E SICCITA’
Fintanto che l’anomalia del ITCZ non si attenuerà, rischiamo di avere ondate di calore, siccità, e anomalie climatiche a catena anche nel nostro Paese e nel Mediterraneo.
NOVITA’ IN OCEANO ATLANTICO
Nel frattempo osserviamo nell’Oceano Atlantico un rinforzo delle basse pressioni. Queste interessano in rapida successione l’Europa settentrionale e la Russia europea con piogge frequenti e clima fresco. Ad esempio a Mosca si vive un’estate tra le più fresche rammentate a memoria d’uomo.
Le anomalie del clima non interessano solo l’Italia, ma in vari aspetti si mostrano anche in altre parti del Globo.
POST METEO AFRICANO, IL PEGGIORAMENTO
Tuttavia seppur anticiclone africano sia molto forte quest’anno, il rafforzamento rispetto ai mesi precedenti delle correnti oceaniche, potrebbe favorire un cambiamento del tempo inatteso sull’Italia dove piomberebbe aria molto fresca e umida che darebbero genesi a condizioni di eccezionale maltempo.
Ciò potrebbe avvenire verso il finire di agosto, oppure nella prima decade di settembre. Ma il periodo del cambiamento è ad oggi non quantificabile.
CAMBIAMENTO DI STAGIONE
Il nostro approfondimento valuta eventuali cambiamenti che saranno il preludio di un cambiamento stagionale che spazzi via il caldo ricorrente che viene dall’Africa. Pertanto, con settembre, in genere abbiamo un cambio di circolazione atmosferica, e se le perturbazioni oceaniche continueranno ad essere vitali e intense come lo sono attualmente, avremo un inizio di stagione con forti burrasche.
AFRICA FORTE, POTREBBE TORNARE IN AUTUNNO
Ma anche l’Alta Pressione oceanica è molto forte, e potrebbe darci noie anche in autunno, con tardive ondate di calore, salvo il fatto che ci sia un ritorno alla normalità nelle regioni a sud del Sahara.
DOPO FERRAGOSTO OGNI MOMENTO SARA’ QUELLO IDEALE PER UN RADICALE CAMBIAMENTO
Insomma, se per circa 2, forse 3 settimane rischiamo di avere ondate di calore a catena, nel seguito dovremmo usufruire del naturale abbassamento della temperatura garantito anche dal cambiamento di stagione.
AUTUNNO METEOROLOGICO
Il 1 settembre è per convenzione internazionale il primo giorno dell’autunno meteorologico, questo non vuol dire che ci sarà un cambiamento drastico di circolazione atmosferica quel giorno, bensì che ci stiamo avviando verso la nuova stagione, e ciò vuol dire che avremo novità climatiche.