Nelle ultime settimane, le anomalie della temperatura superficiale sono gradualmente aumentate in gran parte del Pacifico tropicale. Tutte e quattro le temperature della regione di monitoraggio del Niño sono ora sopra la media. Si iniziano così ad intravedere segnali sempre più chiari dello sviluppo di El Niño.
Gli esperti meteo, sulla base degli ultimi aggiornamenti, stimano che le condizioni di El Niño hanno una probabilità del 70-75% di manifestarsi durante l’inverno. La temperatura nella regione Niño3.4 (la principale per monitorare la genesi di El Niño) era di 0,7°C sopra media nell’ultima misurazione settimanale.
Tale anomalia è sufficiente per considerarlo El Niño, ma si ha necessità che la temperatura mensile nella regione Nino3.4 superi la soglia d’anomalia di +0.5°C. La maggior parte dei modelli di computer prevedono attualmente un debole evento di El Niño.
Lo sviluppo di El Niño nel tardo autunno non è insolito, visto che ben nove eventi di El Niño dal 1950 a sono iniziati da agosto-ottobre o più tardi in autunno. Di questi, solo uno (1986-87) ha avuto un picco Niño3.4 Index superiore a 1,0 gradi. Tutti gli altri erano eventi più deboli.
Dal momento che gli eventi di El Niño raggiungono il picco a novembre o dicembre, probabilmente non c’è abbastanza tempo per far sì che le anomalie della temperatura della superficie del mare aumentino in modo eccessivo.
La forza di El Niño incide sul clima globale, determinando un riscaldamento. Ma un El Niño più forte può aumentare la probabilità che si verifichino impatti locali molto pesanti. El Niño, come La Niña, sono fenomeni le cui ripercussioni si manifestano in modo più forte nelle aree vicine al suo sviluppo.