Situazione meteorologica odierna fortemente condizionata dall’inespugnabile presenza al centro del Continente di più complessi anticiclonici. Mentre la veterana Reinhild campeggia sopra i cieli baltici con i suoi 1029 hPa, a proteggere il centro europeo ecco sopraggiungere e prendere forza l’anticiclone Steffi (1031 hPa) pronto a chiudere ogni porta di entrata alle incursioni depressionarie nord-occidentali.
Il vortice ciclonico nordatlantico (981 hPa) sembra non trovare alcuna via favorevole per intentare una nuova discesa verso le coste francesi, mentre l’attenzione maggiore deve essere apportata alla vorace discesa meridiana del ciclone artico Sasa, che, con i suoi 1001 hPa, punta dritto verso la Danimarca.
Sull’Italia permane imprigionata la depressione secondaria a 1005 hPa, anche se in netta difficoltà a settentrione a causa della spinta espansionistica altopressionaria mitteleuropea.
Cieli coperti anche oggi sopra le Regioni centro-meridionali italiane. L’enorme coltre nuvolosa si allunga sino alla Penisola Ellenica, rimarcando il suo predominio mediterraneo. I maggiori fenomeni pluviometrici, anche di forma temporalesca, si avvertono lungo la fascia ionica, investendo la Sicilia e la Grecia fino a colpire la Capitale turca.
Il resto del Continente è quasi totalmente sgombro da nubi. Con la sua nuova posizione centrale, Steffi tiene sotto controllo l’intera Europa, proteggendola, ma solo per poco, dai tentativi di intromissione gelida nordatlantica ed artica.
È proprio da questi due versanti che si mettono in mostra le nubi gelidi dei fronti freddi, disegnando nettamente, in quota, i confini tra le diverse masse d’aria. La discesa di Sasa sopra i cieli scandinavi segna i cieli con nubi alte e fredde, ma segnati da decise schiarite.
Sasa poi irromperà rapidamente con moto retrogrado dall’Artico fino alle Alpi, e instabilizzerà nuovamente il tempo, prima sul Centro Europa, poi anche sull’Italia.