Al via il “toto caldo”. Quanto sarà intenso? Quanto durerà? Tutte domande che ci si dovrà iniziare a porre non appena avverrà l’attesissimo cambiamento – diciamo pure stravolgimento – delle condizioni meteo.
La situazione è già mutata, anche se permangono disturbi instabili dettati dalla vecchia circolazione d’aria fresca in quota. Ma come ben sappiamo sta per irrompere l’Anticiclone Africano: stessa dinamica, ovvero affondo depressionario sulla Penisola Iberica e risalita del promontorio nel cuore del Mediterraneo. Ovviamente l’aria calda non si farà desiderare e punterà diritta sulle nostre regioni, innescando un sensibile rialzo delle temperature.
Avremo anomalie termiche importanti, ovviamente positive, avremo punte massime che come detto si potranno dirigere facilmente oltre 30°C. Tutto sembra far notizia ed è così, ciò perché veniamo da un maggio assolutamente anomalo. Spesso estremo. Un maggio che ci ha fatto dimenticare quanto tali situazioni anticicloniche fossero frequente gli anni passati.
Ma proviamo a rispondere alla domanda: quanto durerà? Beh, per poter rispondere dobbiamo ragionare ipoteticamente, in termini probabilistici. Per farlo dobbiamo guardare i modelli matematici di previsione, che chiaramente ci forniscono qualche idea e qualche soluzione evolutiva. Diciamo che persiste quel barlume di cambiamento attorno ai 4-5 giugno, allorquando un vortice di bassa pressione potrebbe riuscire a scalfire la resistenza anticiclonica.
Ci sarà da capire se verrà da ovest, perché a quel punto potrebbe scivolare nuovamente verso la Penisola Iberica, o se verrà da nord perché in quest’ultimo caso potrebbe realmente dar luogo a un cedimento del promontorio anticiclonico e quindi a un peggioramento delle condizioni meteo su parte o tutta la nostra Penisola. Ma siamo anche consapevoli di un’altra cosa: quando si ha un’affermazione così importante dell’Alta Africana non è per niente facile cancellarla. Teniamo conto, perché potrebbe durare più di quanto sia ipotizzabile al momento.