Negli ultimi giorni il freddo ha fatto la sua comparsa in un’ampia porzione del Centro-Est Europa, ma anche in Francia a seguito dell’afflusso di correnti fredde continentali che hanno avuto modo di depositarsi nei bassi strati, favorendo gelo notturno.
Il freddo verrà presto scalzato dal ripristino di un flusso di correnti più miti zonali sull’Europa Centro-Occidentale. Quest’aria pungente ha raggiunto anche l’Italia, principalmente le regioni settentrionali con anche le prime forte gelate in pianura.
Il resto della Penisola non ha pressoché beneficiato di questi flussi freddi, essendo stato alle prese con un ciclone mediterraneo che ha pilotato correnti decisamente più miti sciroccali. Ora questo vortice si è colmato, ma il meteo resta instabile.
Dopo il periodo di variabilità ma con clima mite che ci accompagnerà fino al weekend, lo scenario meteo subirà un netto stravolgimento. La pressione sul bacino del Mediterraneo tornerà a diminuire in avvio di settimana, perché avremo l’incombenza di una nuova saccatura in discesa da nord.
Questo sarà il segnale di una nuova maggiore oscillazione del Vortice Polare, che determinerà abbassamenti di latitudine del flusso perturbato atlantico. La saccatura della prima parte della settimana, coadiuvata da aria fredda in quota, punterà soprattutto il Centro Europa e poi i Balcani.
Maggiori novità potrebbero profilarsi nei giorni successivi, come tracciato dal modello europeo che evidenzia la penetrazione di una nuova saccatura fredda che potrebbe colpire più direttamente l’Italia tra l’11 ed il 13 dicembre, generando una depressione alimentata da un blocco d’aria artica.
In questo frangente si potrebbero creare le condizioni ideali per le prime diffuse nevicate a quote molto basse, soprattutto al Nord Italia. Se fosse confermata, sarebbe una situazione prettamente invernale sebbene senza freddo così intenso, ma con generale maltempo.
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