Un’estesa conca depressionaria condiziona il tempo sull’Europa centro meridionale.
La sua influenza comprende l’area balcanica, l’Europa centrale, la Francia la penisola iberica e il bacino del Mediterraneo.
Estesa nuvolosità associata a precipitazioni con venti a rotazione ciclonica stanno investendo tali aree con manifestazioni temporalesche sulle zone tirreniche mentre nevicate investono molte aree abbracciate dalla depressione, anche fino al piano.
L’aria di origine continentale che alimenta il sistema, tende a compiere un largo giro mantenendosi oltralpe; partendo dalle zone russe, si trasporta, scorrendo sul letto meridionale dell’anticiclone siberiano, sull’Europa centrale dove il quadro termico è spesso sottozero per tutto il giorno e le nevicate sono frequenti per la presenza di linee si instabilità, per poi attraversare la Francia e proiettarsi verso la penisola iberica, rientrando da occidente sul bacino del Mediterraneo.
Ed è a questo punto, che con il contributo del mare nostrum, l’aria tende a generare sistemi perturbati ed ad invorticarsi, così da realizzare ciclogenesi legate al minimo depressionario posizionato sul centro nord, che estesa nuvolosità e frequente fenomenologia sta generando dal week-end appena trascorso.
La novità sta nella posizione più settentrionale di tale minimo, che ha permesso un coinvolgimento delle aree settentrionali italiane, che dopo un lungo periodo siccitoso hanno visto arrivare le prime precipitazioni, a prevalente carattere nevoso fin al piano in molti casi.
Le temperature estremamente basse sul centro nord, hanno prolungato la fase invernale su tali aree, e la neve è comparsa anche sui settori tirrenici, che in questa particolare configurazione, sono maggiormente interessati a livello meteorico, rispetto alle aree adriatiche, più riparate dalla catena appenninica.
Campeggia assai ben disteso sui paralleli, un forte anticiclone, che dalla Russia settentrionale, si spinge fin sull’Atlantico in un ponte ben solido con l’alta oceanica, distesa invece sui meridiani.
La situazione meteorologicamente migliore la troviamo sul Regno Unito, dove, eccettuate le aree meridionali interessate da una certa nuvolosità e da qualche fenomeno, il tempo è generalmente asciutto e spesso soleggiato.
Situazione variabile anche sulla penisola scandinava, dove pure regnando un regime anticiclonico, impulsi instabili generano nuvole, specie nel comparto centro meridionale e qualche nevicata.
La situazione tenderà a restare compromessa sul centro sud continentale, specie sul bacino del Mediterraneo, dove insisterà ancora una figura depressionaria a largo respiro, che lentamente tenderà a colmarsi.
Dominerà ancora l’alta pressione sul resto del continente, ma presto un nuovo affondo del Vortice Polare, romperà il ponte tra le due figure altopressorie cercando un varco verso sud.