L’Atlantico tropicale e subtropicale sta sorprendendo un po’ tutti per il rapido raffreddamento registrato. E’ un argomento che merita attenzione, perché sta sorprendendo anche autorevoli climatologi e potrebbe avere degli impatti climatici in varie parti del Pianeta.
Il primo effetto ovviamente potrebbe riversarsi sulla stagione degli uragani, che come detto in altri approfondimenti potrebbe risultare normale o al di sotto della media. Il secondo, molto più importante, potrebbe riversarsi sull’andamento dell’estate europea e in particolare sul bacino del Mediterraneo, perché potrebbe limitare le ondate di caldo o comunque l’intensità delle stesse.
“Eppure, in Europa siamo da aprile in continue ondate di calore.”
Gli esperti stanno monitorando la situazione da almeno 1 mese e a quanto pare il raffreddamento è attribuibile ad un anticiclone subtropicale più robusto del normale, che ha stimolato la forza degli alisei. Questi, agendo sulle acque, le rimescolano causando l’affioramento di acque più fresche e favorendo il rilascio di calore nell’ambiente.
Il processo non si è ancora completato e ciò significa che le anomalie potrebbero crescere ulteriormente, al momento le acque tropicali e subtropicali del Nord Atlantico mostrano un’anomalia vicina a 1°C sotto la norma. Potrebbe non sembrare molto, ma può avere molte implicazioni e conseguenze enormi.
Ovviamente, con acque più fredde rispetto al normale, la probabilità di sviluppo di cicloni tropicali diminuisce e su questo tutti gli studiosi sono d’accordo. Da qui le proiezioni sulla prossima stagione degli uragani, che potrebbe essere clemente.
Le anomalie interessano soprattutto il cosiddetto Principal Development Regione, RDP, ovvero l’area di Capo Verde laddove possono svilupparsi i primi uragani di stagione.
Di contro abbiamo acque centrali dell’Atlantico settentrionale molto più calde del normale e qualora vi dovessero transitare strutture cicloniche potrebbero dar luogo alla transizione verso strutture di tipo tropicale.
Ma veniamo all’estate del 2018, ormai alle porte, perché tali anomalie come detto potrebbero incidere anche sull’andamento della nostra stagione. Durante le ondate di caldo più intense le masse d’aria subtropicali marittime hanno avuto un’enorme influenza, sia a livello termico sia a livello di umidità. Quest’anno, con acque più fresche, le masse d’aria provenienti da queste aree non dovrebbero essere così calde e questo potrebbe consegnarci un’Estate non più rovente come in passato, ciò a detta di alcuni studiosi, di cui noi fedelmente riportiamo la notizia.