Stiamo parlando di previsione climatica, non di dettagliate previsione meteo. La differenza, badate bene, è sostanziale.
Si discute di ipotesi evolutive su vasta scala, con la consapevolezza che le proiezioni potranno avere modifiche anche rilevanti. Certo è, questa però è una nostra opinione, stiamo per proporvi qualcosa che sposa la tesi illustrata in svariate occasioni.
La mappa allegata (elaborata dall’autorevole NOAA) mostra le possibili anomalie termiche europee – a livello del suolo – per il mese di marzo. Anomalie chiaramente rispetto a una media climatica di riferimento, che nello specifico è la trentennale 1981-2010. Or bene, inutile dirvi che la colorazione blu diffusa non fa altro che confermare quel che già sapevamo: marzo potrebbe essere freddo su gran parte d’Europa, con scostamenti dalla media compresi tra 0,5 e 2°C.
Focalizzando l’attenzione sull’Italia, se si escludono locali anomalie negative nelle regioni settentrionali, l’andamento termico dovrebbe risultare sostanzialmente in linea con la media trentennale. Qui però abbiamo qualche piccola riserva, nel senso che lo sconquasso in atto potrebbe avere importanti ripercussioni termiche anche sul nostro Paese. Vi rammentiamo che il terremoto atmosferico sta innescando un cambiamento della circolazione emisferica e quando ciò accade è un qualcosa che potrebbe avere effetti nel lungo periodo.
Insomma, lo scrivemmo a suo tempo lo ribadiamo ora: marzo potrebbe essere invernale.