Mancano 3 giorni a luglio, è vero, ma chi spera in una diminuzione del caldo dovrà attendere ancora un po’. Un cambiamento meteo significativo non è contemplato neppure dai modelli fisico matematici, se non sul nord Europa. Ma sul nord Europa poco ci importa, almeno per il momento.
Perché si possa gioire per l’allontanamento dell’Anticiclone africano occorre qualcosa di più concreto, qualcosa che possa scuotere un dominio che ad oggi sembra incontrastabile. Un dominio che ci sta ricordando, semmai ce ne fosse bisogno, quanto le estati del nuovo millennio siano differenti dal passato.
Un tempo ci si lamentava dell’Alta Pressione delle Azzorre, che quando metteva le tende in Italia era capace di durare 2-3 mesi portando caldo a nostro dire insopportabile. Niente di più falso, il caldo insopportabile era ben altra cosa e con l’avvento dell’Anticiclone africano ora sappiamo cosa vuol dire non riuscire a sopportare un’ondata di calore.
Chi vuole previsioni incoraggianti rimarrà deluso, lo ripetiamo: sino al 5-6 luglio togliamoci dalla testa che possa arrivare un break. Forse forse ci sarà una lieve contrazione anticiclonica, ma significa perdere giusto qualche grado e vedere riapparire dei temporali sull’arco alpino.
Lo possiamo dire senza paura di essere smentiti perché guardando le proiezioni termiche dei più autorevoli centri internazionali si vedono temperature costantemente superiori alle medie climatiche di riferimento. Dove? Praticamente ovunque. E’ vero, in questi giorni c’è caldo e caldo. Al Sud e sulle adriatiche, ad esempio, una circolazione d’aria fresca sta regalando la splendida estate che un po’ tutti vorremmo. giusto per dire che ci stanno le distinzioni del caso.
Ma nei prossimi giorni farà ben più caldo anche su queste regioni, semplicemente perché l’Anticiclone si espanderà con più convinzione sul Mediterraneo e pur perdendo un po’ di aria rovente riuscirà egualmente a farci sudare. A farci sudare le cosiddette sette camice perché comunque i valori termici supereranno di 5-6 anche 7-8°C le medie stagionali.
Se cambierà qualcosa verso il 7 luglio lo vedremo. Al momento la sola speranza è che un ampio vortice di bassa pressione – freddo – in formazione sul Nord Europa riesca in qualche modo a innescare una disfatta dell’Alta Pressione. Cosa che ad oggi appare quanto meno improbabile.
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