Osservando i modelli matematici di previsione emerge, per i prossimi 10 giorni, uno scenario meteo pesantemente condizionato dall’Alta Pressione. Ma andando ad analizzare compiutamente la configurazione dobbiamo dirvi che la causa del possente blocco anticiclonico va ricercata sul nord Atlantico, laddove sta cominciando un’intensa attività ciclonica extra-tropicale. A quanto pare sarà un susseguirsi di Cicloni extratropicali che spingeranno grandi masse di aria subtropicale calda verso le alte latitudini.
Si tratta probabilmente di una situazione meteorologica non usuale visto il periodo, ma non di certo anomala se analizziamo quel che succedeva gli scorsi anni.
Andando ad analizzare varie animazioni modellistiche, in particolare quella del modello americano GFS/NCEP da qui alla fine del mese, si noterebbe facilmente un’intensa ciclogenesi destinata ad accelerare in modo sostanziale. Non a caso si scorge un treno di intensi cicloni extratropicali, il più intenso dei quali potrebbe essere proprio il primo per il quale le varie mappe evidenziano un centro di pressione inferiore a 940 hPa.
Un’altra caratteristica probabilmente eccezionale di questa ciclogenesi è che sarà così intensa da inglobare aria calda a livello del suolo. Un fenomeno che si verifica in presenza di forti gradienti di temperatura orizzontali. Così, quando si genera la struttura ciclonica, parte di quell’aria calda viene “risucchiata” a sud della bassa pressione, inglobandosi nella struttura ciclonica.
Si tratta di un processo che, se non interpretato correttamente, potrebbe far pensare alla genesi di un ciclone tropicale ma che invece è una struttura di tipo extratropicale.