Avanzata ciclonica ricca di sorprese. Messo a punto un vigoroso avamposto depressionario sulla Costa Azzurra (1007 hPa), l’umida circolazione oceanica aggira l’ostacolo alpino per insinuarsi in Italia.
A capo di questo nuovo ed insistente attacco ci sono due cuori depressionari a 1002 e 996 hPa ben radicati tra la Danimarca e la Svezia meridionale.
Da analizzare attentamente il vortice barico a 995 hPa posizionato in pieno Oceano Atlantico. Da qui arrivano i maggiori influssi umidi.
Tutta l’Europa centro-occidentale soccombe davanti a questa riuscita avanzata ciclonica. L’immagine satellitare evidenzia molti e diversi aspetti meteorologici. Innanzi tutto il fronte occluso che sovrasta le coste continentali del Mare del Nord sino a tuffarsi in piena area parigina. In secondo luogo spicca il fronte freddo emanato dalla depressione barica scandinava che, in estensione meridiana, si arrampica sino sui Carpazi. Infine, vigorose sono le infiltrazioni nelle nostre Regioni settentrionali e centrali.
La saccatura oceanica è ben visibile anche attraverso la carta a 500 hPa. Lampante è il retrocedere di latitudine, rispetto a ieri, dell’isoipsa a 5800m. Oggi segna il confine con le Regioni meridionali italiche.
Temperature e geopotenziali diminuiscono repentinamente verso l’area depressionaria del Mare del Nord.
Come sottotitolato, la circolazione atmosferica, in Italia, è cambiata notevolmente rispetto a ieri. Le correnti umide oceaniche, che ieri scalpitavano dietro l’arco alpino, oggi sono riuscite ad aggirarlo e, come evidenziato dalla carta del vento a 850 hPa, l’infiltrazione in quota coinvolge anche le Regioni centrali. In pieno Oceano spicca il cuore umido, ben supportato dalla voragine barica sopra descritta.