Stiamo monitorando con estrema attenzione le proiezioni meteo climatiche per metà giugno. Proiezioni che i modelli matematici di previsione stanno modificando giorno per giorno.
Ovviamente con l’approssimarsi della scadenza si arriverà alla previsione, ma al momento sussistono ancora un po’ di incertezze. Incertezze legate a eventuali infiltrazioni d’aria fresca in quota, le quali se confermate potrebbero ovviamente servire quale trampolino di lancio all’indebolimento dell’Alta Pressione.
Sintetizzando le proiezioni odierne dobbiamo però dirvi che l’ipotesi prevalente è quella anticiclonica. L’Alta Pressione potrebbe resistere ai vari disturbi, sia occidentali che orientali, consentendo alle condizioni meteo di mantenersi fortemente estive.
Per completezza d’informazione abbiamo osservato con molta attenzione anche le proiezioni termiche, le quali sembrano indicare senza il minimo dubbio la permanenza dell’Alta Pressione. Difatti dovrebbero persistere anomalie positive, ovvero temperature al di sopra delle medie stagionali. Non sappiamo se basterà o meno a tenere a bada le perturbazioni atlantiche ma sappiamo che sino al 20 giugno ci sarà poco spazio per crisi importanti.
Anzi, possiamo aggiungere che nel corso del weekend potrebbe realizzarsi la seconda intensa ondata di caldo africano. Anche stavolta potrebbe concentrarsi maggiormente tra le due Isole Maggiori e il Sud Italia, ma non farebbe mancare il suo apporto neppure al Centro Nord. A titolo di curiosità – poi chiaramente il tutto andrà confermato – le anomalie potrebbero attestarsi attorno a 8-10°C in varie città d’Italia.
Proviamo a spingerci oltre ora, ovvero in direzione del 20 giugno. Perché qui le proiezioni dicono altro. Cosa? Tornano a presentarci ipotesi di crisi temporalesca, di quello che abbiamo definito primo break dell’Estate. Si tratterebbe di un vero e proprio break temporalesco, generato non tanto da vere e proprie perturbazioni ma piuttosto dall’inserimento di spifferi d’aria fresca in quota.
Spifferi che andrebbero a indebolire parzialmente l’Alta Pressione, non certo a sancirne la fine. Ma basterebbe a interrompere la calura, il ché ovviamente sarebbe già una buona notizia. Buona perché va bene il caldo, ma non il caldo eccessivo come quello proveniente dall’Africa.
Probabilmente anche quest’anno dovremo abituarci a questi alti e bassi stagionali. La struttura anticiclonica prevalente è diventata senz’altro quella africana, c’è poco da dire. L’Alta delle Azzorre non si vede più e non s’intravede neppure all’orizzonte quindi per il momento ben vengano eventuali break temporaleschi. Servirebbero a interrompere l’egemonia africana.