Forse ci siamo. Le condizioni meteo stanno per cambiare, rapidamente e per molti verrebbe da esclamare anche “finalmente”! Prima ci si lamentava della siccità, ora ci si lamenta della pioggia e del freddo.
Sicuramente non è stata una primavera facile, va detto, ma è stata comunque primavera. La situazione in divenire non è per niente semplice da decifrare, proiettandoci a fine maggio – in particolare nell’ultima decade mensile – abbiamo la conferma di un consolidamento dell’Alta Pressione e dell’arrivo del caldo. Caldo che verrà dal nord Africa, perché a ovest dell’Italia – sulla Penisola Iberica, ovvio – si staglierà un Vortice di Bassa Pressione.
Stiamo parlando di una configurazione tipicamente estiva, una configurazione che nel corso degli ultimi decenni si è ripetuta chissà quante volte facendo sudare le cosiddette “sette camicie”. Eppure quest’anno va diversamente, perché nonostante i vari tentativi in tal senso abbiamo registrato subito uno smantellamento dell’Alta Pressione. E chissà che anche stavolta non sia così.
Osservando i modelli matematici di previsione, ad esempio, abbiamo sì la conferma del caldo ma continuano a intravedersi disturbi sostanziali. Addirittura potrebbe verificarsi, prima di fine mese, un vero e proprio attacco a tenaglia: da ovest e da est. Da ovest per mano dello stesso Vortice ciclonico iberico che ci consegnerà nelle mani anticicloniche, da est per l’approssimarsi di un nucleo d’aria assai fresca che potrebbe letteralmente far saltare il banco.
Attenzione, perché si sta parlando di trend evolutivo potenzialmente esplosivo in quanto gli eventuali contrasti termici in divenire potrebbero innescare la miccia di grossi, violenti temporali. Ovviamente stiamo ragionando in termici d’ipotesi, ipotesi che però continuano ad esserci mostrate dai più autorevoli centri di calcolo.