Ultimamente abbiamo parlato, spesso, del Vortice Polare. Ne abbiamo parlato per ovvi motivi, consci del fatto che trattasi della struttura barica più condizionando delle condizioni meteo climatiche autunno-vernine.
Abbiamo evidenziato le debolezze in fase di sviluppo, debolezze che sono sfociate in alcune irruzioni fredde nel mese di settembre. Se preferite, sono sfociate in una dinamicità che era in qualche modo preventivabile. Così com’era preventivabile la dinamicità atmosferica di ottobre, benché sulle nostre regioni non siano mancate rimonte anticicloniche degne dell’Estate (l’ultima, tutt’ora in atto su gran parte d’Italia, in modo particolare).
Ora la domanda che ci stiamo ponendo è la seguente: cosa potrebbe accadere a novembre? Diciamo subito che il Vortice Polare stratosferico andrà incontro al naturale raffreddamento, quindi approfondimento, quindi rafforzamento. Come ben sappiamo un Vortice Polare “strong” può determinare – non sempre è così – condizioni di NAO e AO+. Che vuol dire? Che il flusso zonale, la circolazione atlantica per capirci, scorre ad alte latitudini mentre più a sud governano le Alte Pressioni.
Però però… non è detto che ciò accada. Dovremo capire come risponderà la troposfera, che come ben sappiamo è condizionata da una miriade di fattori (oorografia, oceani e quant’altro). In questo particolare momento non sembra essere troppo ricettiva, ovvero il condizionamento proveniente dall’alto non sarà per niente facile (se ci sarà dovrà lavorare non poco).
Significa che potremmo assistere a un mese di novembre non dissimile dall’attuale, ovvero un mese d’alternanza tra fiammate anticicloniche e rapidi peggioramenti. Attenzione però, le ondate di maltempo potrebbero risultare più violente. Stiamo procedendo spediti verso quel periodo dell’anno durante il quale lo sviluppo di certe gocce fredde è più probabile. Il primo esempio lo avremo nelle prossime ore.
E il freddo? Potrebbe arrivare, forse già nei primi giorni di novembre. Perché una troposfera non ricettiva potrebbe disturbare il Vortice Polare e favorire qualche scambio meridiano. Di contro, c’è il rischio che il Vortice possa diventare ancora più forte inibendo pesantemente la circolazione atlantica. Perlomeno alle nostre latitudini. Ciò non sarebbe un bene, perché ora abbiamo bisogno delle piogge (la maggior parte delle regioni, non certo Piemonte e Liguria dove invece ne sta cadendo fin troppa) e delle prime nevicate in montagna.