Le piogge torrenziali che si stanno abbattendo sul Nepal hanno provocato la morte di 55 persone, dato confermato nelle ultime ore da una nota del Ministero degli Affari Esteri nepaleseche dove si legge tra l’altro che 33 persone sono rimaste ferite e altre 30 sono considerate disperse con minima probabilità di ritrovarle in vita.
“Circa 10.000 persone hanno dovuto lasciare la propria abitazione”, ha riferito il portavoce della Croce Rossa nepalese Dibya Raj Poudel. “Sono state collocate temporaneamente nelle scuole e in altri edifici pubblici”.
Le televisioni nepalesi hanno mostrato a più riprese la distruzione di interi centri abitati, strade e ponti danneggiati. Secondo le autorità, nove autostrade e molte strade locali sono impraticabili a causa acqua e frane. Poliziotti e soldati prendono parte alle operazioni di soccorso, mentre gli elicotteri non possono intervenire a causa delle cattive condizioni meteorologiche.
In alcune regioni fortunatamente le piogge hanno perso intensità ma nei settori orientali del Paese l’acqua nei fiumi è ancora al di sopra del livello massimo.
La situazione è critica anche in alcune zone del nord-est dell’India, dove almeno 1,5 milioni di persone hanno lasciato le loro case. Al momento le vittime accertate sarebbero 14 e tra i luoghi più colpiti c’è il parco nazionale Kaziranga nello stato di Asam, noto per essere l’habitat di una specie di rinoceronte in via d’estinzione.
In Bangladesh le piogge torrenziali avrebbero causato almeno 10 morti e circa mezzo milione di persone sarebbero rimaste senza un tetto sopra la testa.