Se un anno fa, di questi tempi, la primavera mostrava già connotati simili alla bella stagione, quest’anno le cose stanno andando diversamente.
L’incubo siccità, che ha attanagliato l’Italia intera per circa un anno, per molte zone d’Italia è terminato. Anzi, ha piovuto persino più del dovuto. Ha iniziato a febbraio, sta proseguendo a marzo. Marzo che promette una seconda metà veramente perturbata, addirittura più fredda della media. In questo momento stiamo vivendo una pausa, ma non si tratta di un miglioramento duraturo. Non c’è alcun campo d’Alta Pressione capace di imporsi sul Mediterraneo e questo perché il quadro atmosferico è pesantemente cambiato lo scorso mese.
Ora siamo in attesa di nuove perturbazioni e se le proiezioni sugli accumuli di pioggia venissero rispettati potrebbero crearsi condizioni di criticità specie su Levante Ligure e regioni tirreniche. In riferimento alla Liguria, sulla fascia orientale – benché l’allerta sia terminata prima del previsto – permane il rischio frane e si sta costantemente monitorando la situazione di numerosi comuni della Riviera tant’è che nella giornata di lunedì vari sindaci decidevano di sospendere l’attività scolastica.
In Emilia Romagna un po’ tutti i corsi d’acqua hanno superato la soglia critica tra la serata di domenica e la giornata di lunedì, tuttavia l’interruzione delle precipitazioni ha scongiurato esondazioni potenzialmente dannose. Corsi d’acqua davvero stracolmi anche in Toscana, basti pensare che l’Arno in poco meno di 24 ore ha superato i 3 metri e mezzo (il primo livello d’allerta è fissato a 4 metri). Sempre in Toscana il maltempo ha causato anche ritardi nei trasporti ferroviari.
Ieri, lo saprete, c’è stata una tromba d’aria nel casertano e proprio la Campania potrebbe risultare una delle regioni più a rischio nelle prossime ondate di maltempo. Qualche disagio è stato registrato anche nel Lazio, altra regione che potrebbe ricevere abbondanti piogge nei prossimi giorni. Insomma, la pioggia dal nulla dell’anno scorso sta recuperando con gli interessi.