Il meteorite Sayh al Uhaymir 008 è arrivato sul nostro Pianeta da Marte. Per dire che un sasso spaziale è arrivato dal Pianeta Rosso è necessario verificare la composizione chimica del gas intrappolati nella struttura del minerale con quelli dell’atmosfera marziana.
Ebbene, il meteorite in questione ha le giuste caratteristiche chimiche. Un pezzo di questo meteorite è destinato a tornare su Marte, in quanto sarà caricato a bordo di Mars 2020, il rover della Nasa destinato ad ereditare la missione svolta da Curosity.
Questo frammento di roccia marziana, trovato in Oman nel 1999, servirà come riferimento per calibrare un particolare laser che cercherà tracce biologiche sulla superficie di Marte. Lo strumento collocato sul braccio robotico del nuovo rover si chiama SHERLOC.
SHERLOC indirizzerà un fascio di luce ultravioletta sulle rocce, che restituiranno alcune lunghezze d’onda in presenza di certi composti del carbonio che potrebbero indicare tracce biologiche. Il laser potrà cogliere dettagli fini come un capello, ma per le misure corrette servirà sempre il riferimento del sasso marziano.
In conclusione, questo frammento roccioso da Marte è arrivato e su Marte tornerà. Va detto che i meteoriti marziani sono rari, in quanto sulla Terra ne sono stati ritrovati 164. Sarà comunque il primo frammento a far ritorno verso il Pianeta Rosso, pur con questo ambizioso obiettivo di ricerca scientifica.