L’Italia in questi ultimi giorni sta vivendo condizioni meteo per certi versi altalenanti: da un lato si parla di caldo, giustamente, dall’altro lato si parla dei nubifragi temporaleschi che continuano a investire le regioni del sud delle due isole maggiori.
All’orizzonte compaiono però importantissime novità, novità che in qualche modo potrebbero anche sancire la conclusione della bella stagione. Non stiamo dicendo che terminerà l’estate, o meglio che termineranno le belle giornate, di stiamo dicendo che il quadro meteo climatico che andrà realizzarsi nei prossimi giorni ci suggerirà l’imminente decadenza dell’estate.
Andando nello specifico non possiamo far altro che confermare il passaggio di una perturbazione Nord atlantica nelle regioni del Nord Italia, al momento sembra infatti questa l’area d’Italia più a rischio per quel che concerne le precipitazioni. Ovviamente dovremo seguire l’evoluzione strada facendo perché le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo, ovvero potrebbe subentrare un maggiore coinvolgimento anche di altre regioni.
Ciò detto la perturbazione sarà seguita a stretto giro da un’irruzione di aria molto fresca che farà letteralmente crollare le temperature. La rinfrescatasi si avvertirà ancora di più perché al centro nord si verrà da condizioni di caldo a tratti afoso e poi perché soffieranno venti davvero intensi dai quadranti nordoccidentali e successivamente in probabile rotazione dai quadranti settentrionali.
La mappa che vi proponiamo ci dà l’idea della diminuzione delle temperature nella giornata di domenica, più precisamente alle 13:00 ovvero dalle ore più calde. Evidente come su quasi tutte le regioni d’Italia vadano a realizzarsi diminuzioni sostanziali, ciò che vediamo nell’immagine rappresenta le anomalie termiche rispetto alla media trentennale di riferimento. Per aiutare il lettore nell’individuazione degli scarti abbiamo riportato i valori numerici e si può facilmente vedere come in alcune regioni si vada addirittura verso punte di 5-6°C in meno rispetto alle medie di riferimento.
Laddove si scorgono degli aumenti, peraltro abbastanza contenuti, è perché la ventilazione inciderà con una temporanea componente di foehn. Ma dovrebbe durare poco, difatti inizio settimana la diminuzione delle temperature si sarà propagata lungo l’intero stivale.