Riteniamo sia opportuno iniziare a focalizzare l’obbiettivo sul meteo weekend perché il maltempo potrebbe causare effettivamente qualche preoccupazione.
Se sino a qualche giorno fa i modelli matematici di previsione ipotizzavano il transito di un nucleo d’aria fresca le ultime emissioni hanno nettamente corretto il tiro. Per alcune regioni possiamo dire che hanno ridimensionato l’eventuale maltempo mentre per altre lo hanno nettamente accentuato.
Il nucleo d’aria fresca arriverà, ma non direttamente. Dovrebbe transitare prima sull’Europa occidentale, tra la Francia e la Penisola Iberica, dopodiché dovrebbe passare in Italia sottoforma di “goccia fredda“. Qui è necessario aprire una parentesi: trattandosi di goccia fredda, chiaramente se confermata, la traiettoria potrebbe rappresentare un enorme grattacapo previsionale. Ed è per questo che continueremo ad occuparci costantemente dell’evoluzione in divenire.
Ciò detto, allo stato attuali le proiezioni modellistiche indicano le due Isole Maggiori e il Centro Sud come le aree più a rischio. La prima regione a rischio nubifragi potrebbe essere la Sardegna, in seguito la Sicilia, poi le centro meridionali. Dobbiamo dirvi che alcuni modelli ad alta risoluzione ipotizzano accumuli di pioggia davvero imponenti, talmente imponenti da innalzare il rischio idrogeologico.
Un altro elemento non trascurabile è rappresentato dalla circolazione dei venti. Ovviamente sarà ciclonica attorno al probabile minimo di bassa pressione che andrà a formarsi sui mari meridionali, stiamo parlando di venti generalmente meridionali – vista la traiettoria del vortice – che potrebbero esaltare la fenomenologia a seconda dell’orografia. Ecco perché viene preso in considerazione il rischio nubifragi.
Le regioni del Nord Italia dovrebbero rimanere un po’ ai margini, ma ovviamente qualche temporale potrebbe scapparci. Ribadiamo però il concetto di imprevedibilità dell’evoluzione, nulla toglia che da qui a sabato possano subentrare variazioni di traiettoria significative. A quel punto potrebbero cambiare entità e distribuzione dei fenomeni, ragion per cui sarà necessario monitorare costantemente i vari aggiornamenti modellistici.
Quel che emerge, per concludere, è comunque la conferma di un trend mensile all’insegna delle piogge. Non farà più freddo, perlomeno non nell’immediato, ma le precipitazioni continueranno a rappresentare una spina nel fianco.