Salgono le quotazioni in merito ad una svolta drastica nel meteo di fine mese in Europa, con il rischio concreto di passare da un estremo all’altro. Siamo dinanzi ad una parentesi di autunno anomalo, davvero troppo caldo, ma da qui a fine mese irromperebbe l’inverno, quello vero, fin troppo in anticipo.
Il freddo avrebbe infatti modo di dilagare su oltre mezza Europa. Non soltanto probabilmente i paesi settentrionali ed orientali, ma anche le nazioni centrali del Continente. Non è escluso che l’aria artica possa seguire traiettore più occidentali.
L’elevazione verso l’Atlantico Settentrionale dell’alta pressione, con massimi in posizionamento sull’Islanda, darebbe l’input ad una saccatura artica con aria molto fredda in scivolamento verso la Scandinavia e poi in direzione della Francia, dell’Europa Centrale e probabilmente dei Balcani.
Quello che potrebbe avvenire sarebbe un vero e proprio sconquasso atmosferico, un autentico capovolgimento dato il traumatico passaggio dal caldo esagerato attuale ad un’improvvisa fase di freddo artico pienamente invernale.
Entrambi i modelli globali GFS ed ECMWF appaiono concordi su questo cambio radicale che interverrebbe negli ultimi giorni del mese. L’irruzione artica fin dal weekend sarà presente su Scandinavia e Regno Unito, poi potrebbe piombare nell’Europa Centrale e nella penisola balcanica tra martedì e giovedì prossimi.
Ma vediamo quelli che potrebbero essere i potenziali effetti sull’Italia. Questo abbassamento di latitudine del flusso atlantico eroderà l’anticiclone sulla nostra Penisola, a partire dal Nord. Negli ultimi di ottobre è quindi probabile un peggioramento, trasportato inizialmente da correnti umide ed instabili occidentali.
In questa fase le temperature caleranno di poco, riportandosi nella norma. Proprio con l’avvio di novembre il maggiore sbilanciamento a nord dell’anticiclone dovrebbe far affondare la saccatura colma d’aria fredda fin verso i Balcani, coinvolgendo almeno parzialmente anche l’Italia con un severo abbassamento termico.