Prosegue la fase meteo marcatamente instabile sull’Italia, con una depressione che ha ormai messo radici in area mediterranea. Più a nord è presente un anticiclone di blocco tra Islanda e Scandinavia, che fa scendere masse d’aria fredde artiche verso sud ad alimentare ulteriormente la circolazione ciclonica.
Queste correnti d’estrazione artica traboccheranno in parte sull’Italia proprio nelle prossime ore, con un peggioramento dalla sera di sabato al Nord per effetto di un ulteriore minimo di pressione che si scaverà sul Mar Ligure.
Tale vortice si genererà in funzione dell’ingresso di un nucleo d’aria più fredda, collegato all’avvezione artica che ha riportato condizioni da pieno inverno su mezza Europa. Va detto che l’Italia non sarà pienamente colpita da tale flusso artico, ma comunque ne risentirà in parte con un certo raffreddamento.
Le temperature, già al momento localmente sottomedia, sono dunque destinate a diminuire, anche sensibilmente, entro domenica portando un clima quasi somigliante all’inverno. La diminuzione termica sarà più marcata al Nord-Ovest, maggiormente esposto al flusso freddo nordico.
In virtù del previsto ulteriore abbassamento delle temperature, nuove nevicate imbiancheranno Alpi ed Appennino, fino a quote persino medio-basse sui settori montuosi del Nord-Ovest, specie laddove le previste precipitazioni risulteranno più intense.
La cartina permette appieno di apprezzare la fase rigida invernale sul Continente, con il grosso dell’aria fredda oltralpe, affluita dalle latitudini artiche per poi scorrere lungo il perimetro orientale e meridionale dell’anticiclone con massimi sulla Penisola Scandinava.
Per concludere, in Italia avremo freddo solo moderato e non intenso come accaduto in più parti d’Europa, dove è tornata anche la neve fino in pianura. Quell’aria più calda che notiamo sulla Penisola Iberica è però segnale di un cambiamento che da inizio settimana percepiremo anche sul nostro Paese.