L’Europa rimane spaccata radicalmente in due parti dal punto di vista meteo, contesa fra un anticiclone africano, apportatore di clima rovente, e la circolazione fresca atlantica che riesce a prevalere sul comparto occidentale del Continente.
Come già avvenuto nella precedente settimana, anche gli ultimi 7 giorni hanno visto clima rovente per il periodo sull’Europa Centro-Orientale, ma anche tra Scandinavia, nazioni baltiche e parte della Russia più occidentale.
I massimi d’anomalia, per quel che riguarda le temperature, hanno riguardato l’area carpatico-danubiana, nonché la Bielorussia e le nazioni baltche. Anche l’Italia ha risentito di clima piuttosto caldo, per l’afflusso di correnti di matrice nord-africana.
Lo scenario meteo è stato invece opposto sulle nazioni occidentali europee, dove hanno prevalso temperature più basse della norma. In particolare, tra Penisola Iberica e Francia Occidentale, le temperature medie dell’ultima settimana sono risultate anche di 3-5 gradi al di sotto dei valori normali.
I contrasti acuti di masse d’aria così diverse hanno generato temporali a tratti anche violenti su parte del Centro Europa, dove si sono avute anche tempeste di grandine d’entità epocale con chicchi che hanno generato gravi devastazioni.
Il freddo anomalo che aveva caratterizzato tutto maggio è divenuto solo un ricordo ormai sbiadito, nonostante ce lo siamo lasciati alle spalle solo qualche settimana fa, considerando che il clima di questa prima parte di giugno è stato più attinente al mese di luglio.