CRONACHE METEO. La giornata del 4 Gennaio potrebbe essere definita come storica per l’alta atmosfera, quella parte che è chiamata Stratosfera. Infatti sono stati superati i livelli record dello Stratwarming precursori dell’ondata di gelo che si ebbe in Europa ed in Italia nel 1985.
Ripetiamo che lo Stratwarming è un riscaldamento eccezionale della Stratosfera, la parte dell’atmosfera oltre i 10 km di altezza, e che generalmente condiziona il tempo anche nella sottostante Troposfera, la zona dove viviamo noi e si formano i fenomeni meteorologici.
Generalmente, dopo un intervallo di tempo di 15-20 giorni, si forma infatti un Anticiclone Polare che depone per la formazione di ripetute discese di aria fredda dalle zone polari alle latitudini intermedie dell’Emisfero Boreale.
A 10 hPa, circa 30 mila metri di quota, nella giornata del 4 Gennaio, i venti da est (contrari al normale andamento dei venti che vanno da ovest verso est), a 60°N di latitudine (Europa Settentrionale) hanno raggiunto una velocità di 9,2 m/s, infrangendo il record di 7,0 m/s che apparteneva appunto al 4 Gennaio 1985.
Ovvero, a quell’altitudine, i venti soffiano più forte in modo antizonale rispetto a quelli registrati nel celebre Stratwarming di fine Dicembre, che apportò, in tale circostanza, non è detto che succeda anche ne 2019, un’ondata di gelo straordinaria sull’Italia.
Al momento un’ondata di gelo e di neve sta interessando il Sud Italia e la Sicilia, ma non è escluso che nelle prossime settimane altre ondate di gelo vadano ad interessare più direttamente il resto della Penisola, anche perché i venti nell’alta atmosfera ostacoleranno a lungo le miti correnti occidentali favorendo nuove escursioni fredde nel proseguo del mese.
Anzi, il valore massimo dei venti antizonali potrebbe essere raggiunto il 14 Gennaio.