STORIA E METEO: la grande ondata di freddo del Febbraio del 1929 raggiunse il suo culmine durante la seconda decade del mese.
L’espansione verso l’Europa Occidentale dell’Anticiclone Siberiano entrò in conflitto con una profonda depressione centrata sul Mediterraneo, la quale, a sua volta, contribuì a richiamare ulteriori gelide correnti dalla Russia.
Il mix di aria fredda russa, e calda ed umida mediterranea, provocò grandi nevicate un po’ in tutta Europa, ma anche sulla nostra Penisola, in particolare su tutto il Centro Nord fino alla latitudine di Roma.
A Firenze nevicò per quattro giorni di fila, dall’11 al 14 Febbraio, con temperature sempre sotto zero, con altezze che andavano dal mezzo metro al metro di manto nevoso.
80 cm di neve caddero a Parma, nevicate enormi interessarono tutte le zone appenniniche centrali e settentrionali; si gelò la Laguna Veneta, tratti del Po, il fiume Adige a Verona ed a Trento.
A Trieste la bora soffiò con una temperatura record di -16,4°C, valore mai più raggiunto da allora ad oggi.
La mappa seguente mostra quelle che sono le temperature record osservate in quel periodo, nelle giornate comprese tra il 9 ed il 17 Febbraio del 1929.
Si notano temperature di -11°C a Londra, Milano e Firenze, -12°C a Parigi, -18°C a Ferrara, -25°C a Bolzano, record storico tutt’ora imbattuto, ma anche valori assolutamente straordinari.
Come i -29°C raggiunti a Berlino, -32°C a Monaco di Baviera, -29°C a Praga, -35°C a Varsavia, -22°C a Francoforte, -29°C a Clemont Ferrand, in Francia, fino a -42°C a Litvinovice, nella Rep. Ceca.