Il 3 maggio 2013 si è caratterizzato per un evento meteo davvero estremo ed il ricordo di quanto avvenuto è ancora vivo. Un cluster temporalesco sviluppò non uno, ma più tornado, in quanto si innescarono contemporaneamente ben 3 tornado dall’esplosiva supercella iniziale.
Uno di questi tornado si sviluppò nei pressi di Mirandola, per andare in direzione del basso Mantovano. Un altro tornado andò a lambire da vicino la città di Castelfranco Emilia, per poi muoversi verso nord-est in direzione di San Giovanni in Persiceto e Cento, sul ferrarese.
A quest’ultimo tornado si riferisce il filmato che vi proponiamo, assolutamente eloquente sulla potenza distruttiva di questo vortice nei pressi di Castelfranco Emmilia. Fortuna ha voluto che i tornado sfogassero la loro energia in zone scarsamente abitate.
Ogni grave conseguenza, in termini di possibili tragedie mortali, è stata evitata dal fatto che i tornado hanno causato i maggiori danni in aree rurali e quindi si contarono solo una dozzina di feriti, oltre alle decine di sfollati per via di alcune abitazioni distrutte.
In virtù dei danni considerevoli, come lo scoperchiamento di tetti e persino il ribaltamento di mezzi pesanti, tali tornado si sono potuti stimare di grado F2/F3 nella scala Fujita, come avvengono raramente sull’Italia. Un mix di tornado come quelli descritti, appare, come detto, raro e degno della Tornado Alley americana