POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 3 DICEMBRE
Tracciare un trend meteo climatico affidabile, in questi giorni, non è per niente facile. I modelli matematici di previsione stanno cercando di fornirci una valida interpretazione delle complesse dinamiche atmosferiche in atto, ma potrebbe succedere tutto e il contrario di tutto.
Però è innegabile un fatto: stamattina, quindi gli ultimissimi aggiornamenti modellistici, concordano in una direzione. Quale? L’idea ve la stiamo proponendo da giorni, ossia che nel corso della prima settimana di dicembre vadano a crearsi le condizioni ideali per una prima importante irruzione fredda sul Mediterraneo.
Prima però assisteremo a un riassetto della circolazione atmosferica, riassetto che coinciderà con uno spostamento delle aree cicloniche sul comparto euroasiatico mentre in Atlantico potremmo assistere a un affondo meridiano del vortice canadese con conseguente risposta dinamica dell’Alta Pressione delle Azzorre. Per capirci, l’Alta Pressione potrebbe spingersi verso l’Islanda, innescando un’irruzione artica profonda.
IL METEO A BREVE TERMINE
Nel frattempo dovremo attraversare l’ennesimo weekend all’insegna del maltempo. Il ciclone Atlantico Sebastien si è portato sull’Europa occidentale, dove sta provocando tempo burrascoso. Le maglie cicloniche si allungheranno progressivamente nel Mediterraneo centro occidentale e con l’ingresso d’aria fredda registreremo lo sviluppo di un vortice ciclonico secondario a ridosso della Sardegna.
Anche stavolta si prospetta severo maltempo, ciò significa che dovremo mettere in preventivo precipitazioni localmente violente e visto il diffuso surplus pluviometrico di questo mese di novembre potrebbero crearsi nuovamente condizioni di criticità idrogeologica.
Non stiamo parlando delle temperature da un po’ di tempo, perlomeno in questi approfondimenti, ma c’è poco da dire se non che continua a far freddo e che quindi stiamo avendo valori termici inferiori alle medie climatiche di riferimento. Non ovunque, certo, ma possiamo affermare che in questo mese di novembre non abbiamo quasi mai avuto anomalie positive.
UN VERO E PROPRIO STRAVOLGIMENTO
Continuiamo a definirlo tale perché il riassetto di cui s’è detto in apertura è frutto di complesse dinamiche atmosferiche. Dinamiche che, diciamola tutta, potrebbero condizionare pesantemente le sorti della stagione invernale.
Si tratta di dinamiche legate al Vortice Polare, lo saprete, e nell’arco di un paio di settimane saremo in grado di dirvi se i disturbi attualmente in atto saranno in grado di influenzare tutto il mese di dicembre. I presupposti ci sono, non è un caso se i modelli matematici di previsione si stanno allineando verso il freddo. Freddo di tipo articolo, ma tenete conto che finalmente avverrà un serio raffreddamento dell’Europa orientale, della Russia occidentale e della Siberia.
DICEMBRE ESTREMAMENTE INTERESSANTE
Continuiamo a nono credere troppo alle proiezioni indicanti Alta Pressione, anche perché stamane tale prospettiva è stata nettamente ridimensionata. Però un periodo di maggiore stabilità dovrebbe esserci, presumibilmente la prossima settimana, e potrebbe rappresentare l’ideale spartiacque tra la “vecchia circolazione atlantica” e il nuovo riassetto barico.
Dicembre, a nostro avviso, potrebbe proporci sin da subito irruzioni fredde di una certa consistenza e ci aspettiamo nevicate a bassa quota specie al Centro Nord Italia. Se così fosse, per inciso, le proiezioni stagionali indicanti un inverno mite e anticiclonico inizierebbero a vacillare. Pesantemente.
IN CONCLUSIONE
C’è tanta carne al fuoco, lo avrete capito. Difficile stabilire fin da oggi quel che potrebbe accadere ma il sentore che qualcosa di grossa stia bollendo in pentola c’è. Poi vedremo se verrà suffragato dai fatti.
AGGIORNAMENTO DALLA REDAZIONE ORE 6:30
Con l’arrivo di Dicembre potremmo avere uno sconquasso della circolazione atmosferica europea, ciò perché potrebbero intervenire correnti settentrionali. Queste dovrebbero avere come obiettivo la Russia europea e l’Europa orientale, ma ci sono possibilità che una massiccia irruzione fredda, possa espandersi anche più ad occidente, non esclusa quindi all’Italia, se ciò dovesse avvenire, si avrebbe un raffreddamento pesante sopratutto nel Nord Italia, che permarrebbe anche nei giorni successivi all’evento atmosferico.
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