Non saranno le piogge cadute settimana scorsa, ma le condizioni meteo dei prossimi giorni meriteranno la dovuta attenzione e un attento monitoraggio.
Come ben sappiamo la ferita che si creata sui nostri mari verrà alimentata da sbuffi d’aria fresca provenienti da est. Anzi, forse sarebbe più corretto dirvi che arriverà una circolazione d’aria instabile che darà luogo a precipitazioni localmente abbondanti. Non trattandosi di un vortice ciclonico come quello che ci ha colpito sino all’altro ieri non avremo maltempo diffuso e persistente, piuttosto avremo instabilità diffusa e consistente. Due concetti differenti, ma che a seconda delle situazioni possono avvicinarsi sino a combaciare alla perfezione.
Diciamo che ci aspettiamo frequenti, violenti temporali. Per darvi un’idea precisa di quel che ci attende abbiamo optato per una mappa che oramai conoscete a menadito: trattasi della stima delle precipitazioni settimanali (precisamente sino alla giornata di sabato) secondo il modello matematico ICON. Sappiamo che tal modello è piuttosto affidabile e preciso, quindi cerchiamo di prestare attenzione alle aree con i maggiori accumuli perché come si evince facilmente stiamo parlando di picchi superiori ai 50 mm.
In particolare potrebbe piovere con maggiore intensità sul Piemonte occidentale, dove si scorgono punte di 70-80 mm. A seguire la dorsale appenninica centro meridionale con picchi di 40-50 mm, poi alta Toscana, Levante Ligure, Appennino emiliano e l’arco alpino centro occidentale. Ci aspettiamo degli acquazzoni anche nelle altre regioni, in particolare sulle Alpi e nelle zone interne delle due Isole Maggiori.