E’ il trend meteo climatico degli ultimi decenni, è il trend dell’incontestabile riscaldamento globale del Pianeta. Fa sempre più caldo, a volte ce ne accorgiamo altre volte no, ma poi gli effetti si manifestano con inusitata violenza.
Non ce ne accorgiamo perché il gradevole clima mediterraneo può far piacere fino all’Autunno inoltrato, perché le belle giornate ci consentono di andare al mare, in montagna, di passeggiare all’aria aperta, di visitare le nostre splendide città. Eppure il caldo anomalo, perché di questo si tratta, si fa sentire eccome! Si traduce in anomalie termiche anche sui nostri mari, soprattutto nelle acque superficiali, che raggiungono ormai temperature paragonabili ai bacini tropicali.
Inevitabilmente che accade? Semplice, che l’enorme surplus energetico funge da carburante allorquando giungono semplici spifferi d’aria fresca. Si sviluppano grosse nubi temporalesche, si scatenano nubifragi, grandinate, colpi di vento. Figuriamoci quando non solo arriva il fresco, ma arrivano vere e proprie perturbazioni o ancor peggio vortici ciclonici. Succede che trovano sostentamento sul Mediterraneo, approfondendosi ulteriormente e dando luogo a quelle pericolosissime aree depressionarie osservate ultimamente.
Capita, lo sappiamo, ma ultimamente capita con tempi di ritorno estremamente ridotti. Il ché dovrebbe farci pensare, dovrebbe farci riflettere seriamente sui cambiamenti climatici. Non stupiamoci, quindi, se poi accadono le alluvioni, le inondazioni, gli allagamenti diffusi. In Sardegna, in Sicilia, in Calabria, in Puglia, in Liguria. Su Malta, in Grecia, in Spagna, Portogallo, in Francia.
Sull’Europa occidentale, come se non bastasse, ci si sono messi persino i rimasugli di ex uragani atlantici. Sono giunti sulla terraferma con depressioni extra-tropicali, ma la loro violenza è stata evidente. Avrete probabilmente visto vari video, foto e quant’altro delle incredibili onde portoghesi, delle terribili inondazioni francesi, delle raffiche di vento a quasi 200 km/h che hanno provocato danni ingentissimi. Tutto normale? Oggi, ahi noi, sì.
Dovremo abituarci a questi cambiamenti, c’è poco da dire o da aggiungere. Dovremo abituarci a mari sempre più caldi chissà per quanti anni ancora. Poi magari cambierà nuovamente tutto, ma per ora è bene non abbassare la guardia e tenersi costantemente informati.