In Sardegna c’è stato di massima attenzione, come da allerta meteo emessa dalla Protezione Civile Regionale, per l’imminente intenso peggioramento che potrebbe portare una tempesta invernale davvero inconsueta con imponenti nevicate fino a bassa quota e venti a tratti particolarmente violenti.
La neve rischia di paralizzare mezza regione, in quanto giungeranno fenomeni nevosi considerevolmente abbondanti fino a bassa quota. Potrebbe trattarsi di una delle nevicate più importanti degli ultimi decenni, dopo quelle avute a gennaio 2017 e, più indietro, quella colossale del 17 dicembre 2007.
Il nucleo d’aria artica si sta tuffando in queste ore sul Mediterraneo dalla Francia ed avanza a grandi falcate verso l’Isola, con il suo carico d’aria molto instabile e particolarmente fredda in alta quota. L’impatto del nocciolo polare sul Mediterraneo sta generando una bassa pressione di notevole portata.
Il vortice, ora a ridosso della Corsica, si porterà proprio in Sardegna dove si approfondirà ulteriormente. La Sardegna sarà attraversata dall’occhio del ciclone che raggiungerà la sua massima intensità e questo potrebbe enfatizzare non poco il maltempo, con un carico di precipitazioni davvero imponente.
Per effetto dell’aria fredda in quota, le precipitazioni rischiano di assumere carattere nevoso a quote molto basse. Il clou avverrà in nottata, con il minimo di pressione sempre più profondo in evoluzione sulla regione, ma il passaggio del primo fronte è atteso già nel pomeriggio a partire dalle aree settentrionali.
Ma andiamo con ordine: la neve è già caduta localmente abbondante tra ieri e oggi, con accumuli già molto rilevanti in quota e depositi presenti dai 600/700 metri in alcune aree interne. Tra tarda sera e prossima notte arriverà il clou delle precipitazioni, in seno al vortice ciclonico che potrebbe toccare valori di 980 hPa.
Si tratta di una depressione d’intensità assolutamente inconsueta, ancor più in pieno inverno, ma non si tratta di un uragano. Il maltempo si manifesterà attraverso rovesci e temporali che favoriranno il travaso del freddo verso il suolo, con la neve attesa fino attorno ai 200/300 metri durante i fenomeni più intensi.
Su aree pianeggianti e costiere non sono esclusi rovesci di grandine e gragnola (neve tonda) nei momenti dei rovesci più forti. Il maltempo insisterà anche nel corso di giovedì, con il vortice che insisterà nei pressi dell’Isola, probabilmente a ridosso delle coste sud-orientali, prima di allontanarsi verso la Sicilia. Ma non sono escluse piccole variazioni di rotta.
L’evoluzione nel corso di giovedì vedrà la graduale occlusione del vortice dopo aver toccato il culmine e il freddo tenderà lievemente a stemperarsi, con progressivo lieve aumento della quota neve già in mattinata che tuttavia si posizionerà ancora fino a quote collinari.
Il vento sarà poi l’altro fenomeno meteo assolutamente protagonista, prima di maestrale e poi di tramontana e grecale, con mareggiate importanti specie sui settori orientali e inizialmente quelli sud-occidentali. Massima attenzione per i colpi di vento durante le intense precipitazioni.