Dopo il transito della perturbazione del weekend, in Italia persisterà un regime di spiccata variabilità in quanto il nuovo tentativo di affermazione dell’anticiclone dovrà fronteggiare nuovi assalti di correnti perturbate atlantiche.
Ci sarà un vero e proprio braccio fra l’anticiclone, con radici sul Basso Mediterraneo, e le perturbazioni che proveranno a lambire l’Italia. L’aspetto meteo peculiare che rimarrà invariato sarà la sostanziale latitanza dell’inverno, con l’assenza di irruzioni fredde capaci di spingersi alle nostre latitudini.
La rimonta anticiclonica d’inizio settimana sarà quindi meno evidente rispetto a quanto indicavano le precedenti proiezioni, in quanto il flusso atlantico cercherà di abbassarsi di latitudine sospingendo un nuovo impulso perturbato tra lunedì e martedì su parte d’Italia.
Gli effetti si manifesteranno principalmente al Nord e lungo le regioni tirreniche, dove avremo delle piogge comunque di debole intensità o al più moderate, con anche qualche nevicata sull’Arco Alpino ma non a quote troppo basse.
Il fronte non sarà in grado di causare particolare maltempo, proprio per la resistenza indotta dall’anticiclone afromediterraneo. Al seguito del passaggio perturbato, correnti umide occidentali continueranno ad affluire sull’Italia nella parte centrale della settimana.
Solo negli ultimi giorni della settimana si dovrebbe andare incontro ad una nuova più incisiva rimonta anticiclonica, che andrà a chiudere drasticamente la strada alle perturbazioni atlantiche. Febbraio partirà con un super anticiclone, che terrà ancora lontano l’inverno.
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