L’evoluzione meteo indicata dai supercalcolatori europei ed americani, al momento vorremmo definirla presagio di caldo infernale, e non previsione meteo, in quanto siamo distanti dal periodo in cui si dovrebbe manifestare l’estremizzazione che tratteremo.
Abbiamo, però voluto analizzare che cosa indicano i modelli matematici a lungo termine, e anche per i fattori scatenanti di tali eventi.
Vediamo le mappe: le prime tre sono del modello matematico americano (GFS):
Quelle che seguono sono del modello matematico europeo (ECMWF):
L’ultima mappa indica le anomalie della temperatura prevista alla quota di 850 hPa secondo il modello matematico europeo.
Quello che prospettano i due supercalcolatori è un’ondata di caldo inusuale per il mese di giugno, di quelle che potrebbero generare record di temperatura estrema. Nelle cartine vediamo isoterme in quota focalizzate ad una determinata data, che poi si trasferiranno verso est investendo praticamente tutto il Paese.
Secondo i calcolatori si profila un’ondata di calore ragguardevole, con caratteristiche estreme. A scatenare tale evento dovrebbe essere l’instabilità della circolazione atmosferica polare, la quale continua a inviare getti d’aria fredda verso sud. In particolare l’innesco dell’ondata di caldo italiano dovrebbe essere causato dal flusso d’aria fredda che dovrebbe raggiungere le isole Canarie e poi ancora una volta il Marocco.
Nell’area del circolo polare artico osserviamo temperature in quota negative, ciò in realtà non è neppure anomalo, essendo quelle aree piuttosto fredde tutto l’anno. Ma per curiosità possiamo evidenziare che in piena stagione invernale ci sono state temperature in quota anche superiori a quelle previste nel culmine del periodo di massima radiazione solare. Ciò conferma quanto sia variabile il tempo atmosferico.
Ciò che vogliamo evidenziare in questo approfondimento è che la circolazione polare appare piuttosto attiva, ed è quella che sta innescando scompiglio in tutto il nostro emisfero, con ondate di caldo e ondate di freddo.
Ad ora abbiamo necessità comunque di avere conferma di questa complessa linea di tendenza, anche perché presenta delle caratteristiche di eccezionalità, e quando ciò succede, i modelli matematici di previsione meteo, formulano continue variazioni.
Noi per dovere di cronaca abbiamo voluto evidenziare che cosa viene prospettato nel lungo termine.
In questo contesto così irregolare e anomalo, prima o poi impulsi di aria fredda potrebbero giungere anche in Italia, ma quando ciò succederà e se avverrà non siamo in grado di stabilirlo. I modelli matematici che spingono le previsioni a lunghissimo termine, individuano in luglio crisi dell’estate, con impulsi d’aria fredda da nord diritte verso l’Italia, ma siamo molto distanti da tale periodo di previsione.
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