Il meteo dell’inverno 2018/2019 al Nord Italia è stato particolare: da un punto di vista pluviometrico, l’andamento delle piogge è stato piuttosto bizzarro.
Esse, infatti, sono state concentrate quasi tutte nella fase meteo perturbata del 31 gennaio 3 febbraio, mentre altre fasi piovose di breve durata ci sono state a metà dicembre e metà gennaio.
I periodi asciutti sono stati lunghi e numerosi, ma non per alte pressioni o atmosfera statica, bensì per continue correnti settentrionali, tese e secche, che hanno condizionato il tempo per buona parte dell’inverno.
La fase meteo in arrivo in effetti è la prima con alta pressione stabile e aria statica, poiché un anticiclone così vasto non lo si vedeva da ottobre.
A prescindere da questi dettagli tecnici, il meteo di questi ultimi mesi è piuttosto chiaro: si passa dal lunghe fasi asciutte e stabilì a lunghe fasi di piogge. Tecnicamente si chiamano situazione di blocco: l’atmosfera infatti rimane bloccata per diversi giorni nelle medesime condizioni e si passa da un estremo all’altro.
Questa potrebbe essere una delle conseguenze dei cambiamenti climatici: fasi meteo di blocco che alternano lunghi periodi stabili e senza piogge a periodi dove le piogge sono abbondanti e molto concentrate.