Ci siamo, stiamo entrando nel vivo del cambiamento meteo. Basterebbe osservare qualsiasi modello matematico di previsione, ancor meglio dare un’occhiata alle immagini dal satellite e ci si renderebbe conto che aprile sta ingranando un’altra marcia.
Nubi e piogge si stanno riaffacciando con più convinzione sulle nostre regioni occidentali, mentre sulle Alpi sta arrivando la gran neve. Alpi che in giornata saranno coinvolte da un più sostanzioso peggioramento che difatti arrecherà forti nevicate al di sopra – mediamente – dei 1400 metri. Quota che potrebbe variare leggermente a seconda delle zone considerate, ad esempio sui settori centro occidentali non escludiamo che possano esservi locali sconfinamenti a quote inferiori.
Stando alle rilevazioni attuali sta piovendo sulle coste della Toscana mentre più tardi l’instabilità dovrebbe spostarsi un po’ più a sud coinvolgendo principalmente Lazio e Campania. In questo caso le piogge, che localmente potrebbero assumere anche carattere di rovescio o temporale, dalle coste dovrebbero estendersi verso l’interno. Saranno possibili degli sconfinamenti in direzione delle interne abruzzesi e sull’Appennino Umbro-Marchigiano.
Nel corso delle ore pomeridiane, a riprova della crescente instabilità atmosferica, qualche modello ad alta risoluzione propone temporanei scorsci di pioggia in Sicilia, Calabria e Puglia garganica, principalmente a ridosso dei rilievi o zone limitrofe.
Nel resto d’Italia avremo condizioni di variabilità, variabilità che evidenzierà momenti di sole a momenti di nubi localmente consistenti. Ma non dovrebbero esserci precipitazioni annesse. Attenzione però, perché stiamo parlando del preludio a un più severo peggioramento che entrerà in scena nella giornata di giovedì.
Ma soprattutto stiamo parlando di un peggioramento che dovrebbe consegnarci una svolta di lunga durata, tant’è che le ultimissime interpolazioni modellistiche ci confermano che potrebbe prevalere un regime ciclonico oltre metà aprile.