È un inverno con pochissime nebbie al Nord Italia, a causa di un meteo spesso e volentieri piuttosto depressionario e turbolento. Tale fenomeno, infatti, si origina quando una massa d’aria stabile coinvolge il nostro paese: di conseguenza, l’aria rimane ferma e pertanto vi è una stagnazione di umidità, inquinanti e caligine nelle pianure del Centro e del Nord Italia.
È noto che la Pianura Padana è il luogo per eccellenza più nebbioso d’Italia, soprattutto nelle fasi meteo particolarmente stabili, proprio per la sua conformazione geografica. È doveroso, però, fare una precisazione: anche nelle giornate di forte maltempo è possibile che vi siano fenomeni nebbiosi o di foschia densa durante le precipitazioni più intense: questo fenomeno, pur essendo paragonabile alla nebbia per mancanza di visibilità, non è esattamente quello che consideriamo tale, poiché ad esempio anche nei temporali più violenti estivi la visibilità scende a poche decine di metri durante i nubifragi più intensi.
Pertanto, la nebbia intesa come tale va considerata esclusivamente nel caso di condensazione nei bassi strati e non come conseguenza di piogge molto intense, le quali possono essere presenti in qualsiasi stagione dell’anno.
Nei prossimi periodi sarà possibile la formazione di qualche banco nebbioso dopo Santo Stefano verso Capodanno, poiché abbiamo visto che il meteo sarà piuttosto anticiclonico, con conseguente aria abbastanza ferma.