La settimana entrante per il Nord Italia proporrà un tipo di meteo già visto nella prima parte dell’inverno: un dinamismo atmosferico notevole, con inclinazione del flusso zonale poco propensa a precipitazioni al Nord: in particolare, a farne le spese saranno ancora una volta le Alpi e le pianure del Nord.
Accumuli previsti per i prossimi 7 giorni su Italia e adiacenze (MTG LAM): l’immagine è emblematica e mostra il ruolo negativo che hanno le Alpi con questo tipo di meteo: oltralpe accumuli molto interessanti, in Pianura Padana neanche una goccia o quasi.
Focalizzando l’attenzione sul comparto alpino, tutti i rilievi settentrionali del nostro paese saranno continuamente sottovento per buona parte della settimana; domani ci saranno venti burrascosi di favonio, in settimana avremo un po’ più freddo, ma ancora tra giovedì e venerdì potranno riattivarsi venti di fohn, con conseguente prosciugamento dei terreni.
La situazione comincia a farsi piuttosto critica: le portate dei fiumi sono molto basse, tipiche della seconda parte dell’estate e non certo dell’inizio della primavera.
Oltretutto, questo tipo di meteo è favorevole a eventuali incendi, soprattutto in quelle aree Alpine dove ha piovuto poco nell’ultimo peggioramento: ricordiamo, infatti, che solo la Lombardia prealpina e il Piemonte montano hanno ricevuto abbondanti piogge e nevicate nell’ultimo peggioramento, mentre basso Piemonte, Appennino Ligure, Appennino Centrale e Alpi di nord-est hanno ricevuto pochissimo.
Affinché si sblocchi questa situazione dobbiamo sperare che l’anticiclone Azzoriano si sposti verso ovest permettendo al flusso perturbato atlantico di scendere sul Mediterraneo Occidentale.