Non solo pioggia. Le condizioni meteo, in netto peggioramento e destinate a restare perturbate a lungo, proporranno anche delle nevicate.
Quel che non è successo a febbraio, tanto meno a marzo, accadrà in Aprile. Probabilmente avrete già letto, qui sul nostro sito, delle copiose nevicate che hanno investito il Regno Unito ed è ovvio che il tutto dipenda da una struttura depressionaria supportata da aria fredda.
Considerando che abbiamo almeno due Alte Pressioni ad alte latitudini non possiamo far altro che attenderci ulteriori impulsi d’aria fredda capaci di tenere in vista la Depressione. Un ramo secondario si sta estendendo verso il Centro Nord ed è per questo motivo che nel corso della giornata subentrerà un calo della quota neve importante tanto sull’arco alpino quanto sull’Appennino centro settentrionale.
In realtà già in questo momento sono in atto delle nevicate a quote collinari in varie zone del Piemonte e della Valle d’Aosta. Nelle prossime ore la neve potrebbe cadere al di sotto dei 1000 metri anche sull’Appennino Tosco-Emiliano e nell’entroterra ligure.
Tra Marche e Umbria ci aspettiamo fitte nevicate attorno ai 1000-1200 metri di quota, mentre dal Lazio in giù il richiamo d’aria mite dovrebbe farsi sentire al punto da limitare le precipitazioni nevose oltre i 1400-1600 metri. In Sardegna, invece, segnaliamo un calo termico marcato nelle aree centro settentrionali ma dovrebbe subentrare in concomitanza con la cessazione dei fenomeni.
Quel che è certo è che stiamo parlando di ben altre condizioni meteo rispetto a quanto accaduto sino a qualche giorno fa. Quella che sembrava una primavera infinita sta improvvisamente lasciando strada al colpo di coda dell’Inverno e per un paio di settimane dovremo abituarci a sentir parlare di maltempo.
Concludiamo dicendo che la neve, più che la pioggia, servirà come il pane. Servirà per rimpinguare riserve idriche che stanno iniziando a mostrare segnali di sofferenza. Meglio così, meglio che pioggia e neve cadano ora che la primavera è ancora agli albori.