Marzo, meteo “pazzerello”. Sarà così anche quest’anno? Forse sì, forse no. Probabilmente sì, questa la nostra opinione, il passaggio dall’Inverno alla Primavera potrebbe non essere indolore.
Sapete perché scriviamo ciò? Perché stiamo seguendo attentamente le proiezioni climatiche, quelle stagionali, e stiamo accumulando elementi sostanziali che ci inducono a ritenere plausibile un forte cambiamento del tempo. I contrasti termici potrebbero farla da padrone, potrebbero scatenare un putiferio.
Contrasti termici enormi, perché sull’Europa orientale l’Inverno rimarrà attaccato con le unghie. Continuerà ad esserci gelo, a più riprese, quindi fin tanto che da quelle parti non cambierà qualcosa sarà difficile archiviare l’idea del colpo di coda.
Stiamo parlando di una vera e propria “ghiacciaia”, perché abbiamo dato uno sguardo alle temperature attese nei primi giorni di marzo – volendo fino all’inizio della seconda decade – e non c’è scampo: sarà gelo. Gelo intenso, che a seconda di come si disporrà l’Alta Pressione più a ovest potrebbe avvicinarsi pericolosamente al Mediterraneo.
Prendete i prossimi giorni, giusto per farvi un esempio. Nei prossimi giorni l’aria gelida colpirà anche il Sud Italia e qui altro che Primavera! Ma poi, con Marzo, potrebbe risvegliarsi l’Atlantico gettando le basi comunque per una dinamicità atmosferica importante.
Quasi certamente abbandoneremo la monotonia di questo mese di febbraio. Il bel tempo può piacere, anzi, piace un po’ a tutti, ma quando si esagera poi diventa deleterio. Diventa deleterio perché innesca la siccità, perché innesca l’inquinamento delle grandi città, perché poi può rivelarsi un’arma a doppio taglio nel momento in cui si manifesta con temperature troppo alte.
Attenzione, quindi, perché i contrasti termici potrebbero esacerbarsi proprio a causa di queste condizioni anomale. Non è detto che succeda, non è detto che la ghiacciaia dell’est ci riguardi, ma il colpo di coda invernale ci sarà e potrebbe ricordarci la cattiveria e la follia di marzo. Da un giorno all’altro.