Le condizioni meteo, o meglio, la circolazione atmosferica dell’intero emisfero settentrionale sta registrando una sorta di forte scossone.
Nelle nostre rubriche da giorni, se non da settimane, parliamo di dinamiche atmosferiche complesse che contemplano un forte riscaldamento della Stratosfera.
Il primo, violento riscaldamento, ha determinato la rottura (split) del Vortice Polare, mentre il secondo è in atto proprio in queste ore e potrebbe letteralmente far saltare il banco. Le stime prospettano un riscaldamento della Stratosfera rilevantissimo.
Stiamo parlando di movimenti che si verificano raramente e quando avvengono sono in grado di condizionare la circolazione atmosferica per settimane. Se non addirittura mesi. Un esempio, a dicembre vi fu un’accelerazione del Vortice Polare e da letteratura scientifica un fenomeno di questo genere si ripercuote per un periodo variabile dai 40 ai 60 giorni. Or bene, sappiamo tutti com’è andato gennaio e anche questa prima parte di febbraio non è che abbia proposto effetti invernali eclatanti.
Ora sta succedendo il contrario, ovvero il condizionamento proveniente dalla Stratosfera rischia di ripercuotersi per lungo tempo, quindi anche a marzo. Anzi, è proprio a cavallo tra fine mese e le prime 2 settimane di marzo che potremmo osservare gli effetti più eclatanti. Di che tipo? Beh, masse d’aria gelida potrebbero invadere l’Europa, gelo proveniente dalla Siberia, quindi notevole. Ovviamente non è detto che colpisca direttamente il Mediterraneo, affinché ciò avvenga debbono subentrare altri elementi come ad esempio i blocchi anticiclonici atlantici.
Diciamo che le probabilità che un evento importante avvenga anche da noi stanno aumentando. E ce lo confermerebbero le ultime previsioni dei super calcolatori dei Centri Meteo Mondiali, i quali prospettano la possibilità che il gelo raggiunga nella fine di febbraio l’Italia. Gelo intenso, che se dovesse realmente giungere sulle nostre regioni rischierebbe di avere portata storica.
Ma non solo, anche la prima parte di marzo potrebbe non avere caratteristiche primaverili come accaduto a tratti negli ultimi anni.
Quest’anno potrebbe realmente subire effetti invernali notevolissimi sopratutto la prima parte, e secondo alcune stime, il clima invernale si prolungherebbe fin verso aprile. E badate bene, tali stravolgimenti rischiano di creare dei pattern climatici difficili da scalzare e che quindi potrebbero innescare dinamiche particolari nelle prossime stagionali invernali.
Ovviamente il tutto sarà da confermare.