Tra gli uragani in questo momento attivi, va posta doverosa attenzione verso Humberto, che si sta spostando in Aperto Atlantico dopo aver lambito le Bermuda. L’altra tempesta significativa è Lorena, che si trova invece sul lato del Pacifico poco al largo delle coste del Messico ed in movimento verso la California.
Humberto è l’uragano che ci riguarda più da vicino, in quanto la sua rotta lo porterà verso l’Europa Settentrionale entro l’inizio della prossima settimana, chiaramente perdendo quelle che sono le attuali caratteristiche di ciclone tropicale ed andando solamente a rinforzare la rediviva Depressione d’Islanda.
Dopo aver raggiunto la categoria 3 della scala Saffir-Simpson, ora Humberto si è leggermente indebolito passando a categoria 2. Il ciclone è passato poco ad est delle Bermuda, con venti ad oltre 200 km/h e l’80% della popolazione rimasta priva di energia elettrica.
Nella sua risalita verso nord-est, Humberto passerà su acque più fredde, indebolendosi ulteriormente. Tuttavia è previsto che possa fare landfall verso l’isola canadese di Newfoundland, quando avrà ancora caratteristiche di tempesta tropicale.
A seguire, Humberto si sposterà ulteriormente ad est verso l’Atlantico Settentrionale del Nord Europa divenendo ormai un ciclone extratropicale. La sua forza (si tratterà comunque dei resti di un ex uragano) andrà ad alimentare la depressione nord-atlantica
Per intenderci, quella che arriverà in Europa sarà solo una tempesta come tante. Accade spesso che ex uragani siano agganciati dal flusso zonale verso l’Europa. Un’intensa area depressionaria, rinvigorito da Humberto, potrebbe far rotta verso le Isole Britanniche con venti intensi tempestosi fra lunedì e martedì.
Nessun effetto invece, in termini di maltempo, è atteso per l’Italia, dove anzi la maggiore attività ciclonica islandese, sotto l’impeto dell’ex uragano Humberto, potrebbe anzi favorire l’espansione dell’anticiclone delle Azzorre forte sul Mediterraneo.