E’ una domanda che merita risposta, perché gli scenari meteo d’inizio primavera sanno essere molto dinamici. E’ un qualcosa che abbiamo ripetuto più e più volte, è un qualcosa che è sempre accaduto e che sempre accadrà.
Lo dicono le statistiche, lo si scorge osservando distrattamente un qualsiasi archivio meteorologico. Ovviamente stiamo parlando di irruzioni d’aria fredda tardive, talvolta nell’ultima decade di marzo o addirittura ad aprile. Chi ha più memoria storica – oltre che passione per la meteorologia – rammenterà che proprio aprile è un mese capace di regalare sorprese inattese. E’ capitato di osservare nevicate a bassissima quota, certo non è più pieno inverno e la neve si scioglie in un batter d’occhio, ma avere episodi di quel tipo nel cuore della primavera fa un certo effetto.
Ora vi starete chiedendo: perché questo discorso? Beh, chi ci segue sa che stiamo parlando, da tempo, di eventuali episodi invernali tardivi. Non dal punto vista statistico, bensì perché lo sconquasso atmosferico che si è realizzato nel mese di febbraio rischia di protrarsi per tanto tempo. E’ avvenuto, o meglio, sta avvenendo un vero e proprio cambio di circolazione che potrebbe persino riverberarsi il prossimo inverno. Diciamo che era da tempo, da decenni, che non si vedeva qualcosa di questa portata.
E’ pur vero che il Vortice Polare, dopo il recentissimo tracollo, sta riacquistando vigore ed è per questo motivo che vediamo le perturbazioni atlantiche spingersi con foga sul nostro territorio. Ma è altrettanto vero che lassù, sugli alti piani atmosferici, le ferite sono ancora aperte e difficilmente guariranno totalmente. E poi, visto che la primavera è ormai di casa, stiamo procedendo verso il naturale smantellamento della struttura vorticosa polare. Questo per dirvi cosa? Per dirvi che l’ultima decade di marzo, diciamo già da metà mese, potrebbe risultare il periodo più propizio per rigurgiti invernali di un certo peso.
Non solo, volendo spingerci oltre – ma ovviamente qua rientriamo nel campo puramente ipotetico – potrebbero subentrare delle ripercussioni anche ad aprile. Quindi, tornando al quesito d’apertura, possiamo rispondervi dicendo che almeno sino ad aprile sarà bene non abbassare la guardia.