Incredibile. Guardando le proiezioni meteo climatiche dei modelli fisico matematici per la prima settimana di agosto sembra di rivedere gli stessi movimenti di inizio luglio.
E’ vero, ne abbiamo già parlato e non vogliamo mica essere ridondanti. Però dobbiamo necessariamente premettere che il cambiamento dei prossimi giorni – che porrà fine all’ondata di caldo – avrà radici ben più distanti dal Mediterraneo. Dovremo spingerci in Atlantico e nel nord Europa, perché è là che il cambiamento sarà realmente violento.
Si rivedranno depressioni imponenti, vortici di bassa pressione alimentati da aria molto fresca se non addirittura fredda (considerando il periodo, ovviamente). Si abbasseranno di latitudine, o meglio, le perturbazioni si abbasseranno di latitudine e dovrebbero sfiorare le Alpi.
Al di là degli effetti più o meno consistenti sulle nostre regioni in questa sede preme sottolineare un altro aspetto. Il cambiamento sarà profondo, potrebbe gettare solide fondamenta in modo da costruirsi un fortino difficilmente attaccabile. Ed ecco che il meteo di agosto potrebbe essere letteralmente stravolto, rivoltato come un calzino. Il caldo furioso, in grado di spingersi addirittura nel Circolo Polare Artico, diventerebbe un ricordo. Lascerebbe strada ai primi cenni di autunno incipiente, anche perché a certe latitudini l’Estate tramonta decisamente prima che da noi.
Qualcuno starà pensando che siamo i soliti esagerati, ma no. Non è così. Non stiamo esagerando affatto. Anzi, volendo possiamo persino esagerare ancora dicendovi che il cambiamento potrebbe gettare le basi per un autunno estremamente perturbato e moderatamente freddo. Non vi basta? Potrebbe gettare le basi per un inverno molto freddo e nevoso.
Ora starete pensando che siamo impazziti, invece no. Ricordatevi che certe dinamiche atmosferiche consentono di capire – ovviamente non nei dettagli – quello che potrebbe essere l’andamento medio stagionale. A inizio estate scrivemmo che avrebbe fatto caldo ma che non avremmo avuto la benché minima possibilità di replicare il 2003. Così è stato e così sarà. Che poi si battano i record di caldo di quell’anno è un altro discorso, nulla a che vedere con la durata di quell’ondata di caldo.
Quindi occhio, perché agosto potrebbe realmente riservare sorprese. Da noi vedremo, siamo pur sempre nel Mediterraneo e passibili di vigorose rimonte anticicloniche. Ma più a nord delle Alpi la situazione cambierà radicalmente, così come cambierà in Atlantico.
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