La Pianura Padana è per sua conformazione geografica una delle aree più protette da fronti perturbati dell’intera Europa: essa, fatti, è completamente circondata dalle Alpi, da ovest fino a nord est, mentre a sud ha la catena appenninica che ostacola i venti provenienti dal mare.
Va da sé che il tipo di meteo della Pianura Padana è ben diverso rispetto a quello oltralpe: innanzitutto è più dolce, soprattutto nella stagione fredda.
Gli inverni transalpini sono infatti più freddi e soprattutto molto più ventosi rispetto a quelli padani; è per questo motivo che la stagione fredda, oltre al fatto di essere più temperata, e anche più secca rispetto alla Mitteleuropa.
L’unico modo per una piovuta generale (e per generale intendo da Cuneo fino a Trieste) è una formazione di un minimo di bassa pressione dal Ligure occidentale che si sposta fino all’Elba per poi traslare verso sud.
Ovviamente, questa è una situazione estremamente rara, infatti quando piove in Pianura Padana è difficilissimo che piova in tutto il Nord, proprio perché si crea anche il delicato equilibrio tra fohn e stau: se le piogge vengono da sud, piove dal Piemonte fino a metà Emilia, mentre in Romagna c’è fohn; viceversa se l’irruzione è da est piove sul basso Veneto, in Romagna e in parte in Emilia, mentre nel resto del Nord c’è favonio.
Quindi, una piovuta generale in tutta la Pianura Padana è estremamente rara e capita solo nei cosiddetti minimi a lenta evoluzione.
In questi casi specifici, un minimo di bassa pressione e di geopotenziale in quota stazione a per più giorni attorno al Mar Ligure e nell’alto Tirreno, in modo tale da continuare a generare piogge su tutte le regioni del Nord: chi prima chi poi è interessato da piogge e al tempo stesso chi prima chi poi è interessato dall’ombra pluviometrica.
Nell’esempio della neve il discorso è il medesimo ma con una particolarità in più: ci deve essere il cuscinetto freddo nei bassi strati (LINK QUI per approfondire https://www.meteogiornale.it/notizia/53837-1-meteo-invernale-cuscinetto-padano).
Una caratteristica peculiare è che il Nord-Ovest in particolare è una regione che è capace di passare da un estremo ad un altro: è possibile che dopo un lungo periodo di correnti settentrionali (quindi dove non piove in queste regioni) si passi a un periodo di correnti meridionali, e l’orografia Alpina enfatizza le piogge in queste zone.
Capita anche che in inverno possa nevicare in pochissime occasioni, ma quando nevica nevica tanto, proprio per effetto dello stau.
In realtà in questi ultimi anni si è assistito a un cambiamento: minimi sul Ligure sempre più radi e veloci hanno modificato la conformazione nivometrica della pianura padana. Quindi non solo nevica con meno frequenza, ma quando nevica i fronti sono più rapidi e cade meno neve rispetto che in passato.