POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 9 DICEMBRE
Siamo già proiettati ufficialmente verso le festività natalizie e le condizioni meteo climatiche dovrebbero rispettare appieno le consegne invernali.
Inverno che esordirà ufficialmente tra non molto (meteorologicamente parlando data d’inizio fissata al 1° dicembre) e che fin da subito sembra voler proseguire sulla falsa riga di novembre. Significa che molto probabilmente avremo un inizio turbolento, un avvio segnato da una ridistribuzione barica imponente e con effetti ancora tutti da valutare.
Quel che possiamo dirvi è che i modelli matematici di previsione continuano a mostrarci un severo peggioramento nei primi giorni del mese, peggioramento che verrà innescato da un’irruzione fredda tra la Penisola Iberica e il nord Africa. Lo sviluppo di un’ampia struttura depressionaria, in spostamento verso nordest, dovrebbe arrecare severo maltempo anche sulle nostre regioni. Poi? Beh poi potrebbero esserci altre novità.
IL METEO A BREVE TERMINE
Il cambiamento in realtà sta già avvenendo, difatti abbiamo abbandonato quelle dinamiche che avevano provocato la nascita di tutta una serie di cicloni mediterranei appannaggio di rapide perturbazioni atlantiche.
Perturbazioni quindi, non depressioni. Ciò non toglie che saranno in grado, fin da oggi, di apportare precipitazioni localmente intense a cominciare dal Nord Italia per poi proseguire col Sud della penisola. Dobbiamo ricordarci che veniamo da un lungo periodo di piogge abbondanti, piogge che hanno saturato suoli e corsi d’acqua ed è per questo motivo che servirebbe un miglioramento più duraturo e convincente.
Sul fronte delle temperature stiamo registrando poche variazioni, anche perché gli ultimi peggioramenti sono stati caratterizzati da venti meridionali mentre in questo momento prevale la circolazione atlantica e quindi proveniente dai quadranti occidentali.
UN’ONDATA DI MALTEMPO DA MONITORARE
Ci stiamo riferendo alla possibile, anzi probabile, ondata di maltempo della prima settimana di dicembre. Rispieghiamo la dinamica: irruzione fredda sull’Europa occidentale, scivolamento del freddo sul nord Africa, contatto con l’aria caldo umida subtropicale, genesi di un’ampia depressione afro-mediterranea.
Depressione che come detto dovrebbe risalire verso nord, puntando le nostre regioni. Qui potrebbe addirittura approfondirsi tramite ciclogenesi indotta dall’energia termica rilasciata dai nostri mari. A quel punto potrebbero verificarsi precipitazioni localmente violenti e persistenti. Questa, in linea generale, la dinamica attesa. Per i dettagli occorre attendere, occorre attendere che i modelli matematici ci forniscano ulteriori delucidazioni.
POI IL FREDDO
Modelli che peraltro continuano a mostrarci incursioni d’aria fredda anche sulle nostre regioni. Potrebbero realizzarsi attorno all’Immacolata e accogliere così l’inizio delle festività natalizie.
Dovrebbe trattarsi di rapidi impulsi artici, indotti da un tentativo d’espansione verso nord dell’Alta Pressione delle Azzorre. Parliamo di tentativo perché rispetto a qualche giorno fa i modelli matematici di previsione hanno cambiato opinione, difatti l’eventuale elevazione potrebbe essere ostacolata dalla presenza di un’imponente struttura ciclonica tra il nord Europa e la Russia (stiamo parlando del Vortice Polare).
Attenzione però, perché non è detto che non si riesca ad estrarre qualcosa di più succoso da tale dinamica, dinamica che peraltro potrebbe gettare le basi per un prosieguo di dicembre realmente scoppiettante.
IN CONCLUSIONE
Insomma, comunque la si guardi stiamo parlando di un avvio d’inverno estremamente interessante, a prescindere da quello che sarà il risultato in termini di freddo.
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