POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 5 FEBBRAIO
Avevamo bisogno di qualche novità per poter movimentare un po’ la situazione e rendere lo scenario meteo climatico di febbraio meno monotono. Detto fatto.
Nei modelli matematici di previsione scorgiamo un po’ di dinamicità atmosferica, difatti i giorni della merla potrebbero non essere così stabili come previsto precedentemente. La circolazione zonale, guidata da grosse depressioni nord atlantiche, potrebbe scendere un po’ in latitudine e gli impulsi perturbati potrebbero lambire le nostre regioni.
Significherebbe avere un po’ di ventilazione occidentale in un contesto di spiccata variabilità, con possibilità di qualche precipitazione sparsa tra il Nord Italia e le tirreniche. L’Alta Pressione potrebbe rafforzarsi nei primi giorni di febbraio, ma occhio perché un’eventuale sbilanciamento verso ovest e una parziale estensione verso nord potrebbe generare un’irruzione fredda verso l’Europa sudorientale. Irruzione che potrebbe lambire l’Italia, avendo delle influenze più o meno dirette.
IL METEO A BREVE TERMINE
Stiamo ancora commentando gli effetti del Ciclone mediterraneo “Gloria” ma non per gli effetti diretti quanto per l’aggancio alla circolazione zonale che sta portando allo smantellamento del mastodontico Anticiclone europeo.
In realtà la struttura anticiclonica è già stata demolita, tant’è che sta arrivando una perturbazione destinata a provocare delle precipitazioni nelle prossime ore. Dopodiché entreremo in una fase di instabilità che dovrebbe portare un peggioramento al Sud Italia nella giornata di domenica, poi a inizio della prossima settimana potrebbero esserci nuove precipitazioni sparse al Nord e sulle tirreniche.
BRICIOLE D’INVERNO
Riprendiamo il discorso affrontato in apertura, ovvero le novità modellistiche apparse improvvisamente nelle ultime ore.
Dobbiamo capirci subito, non sono novità tali da decretare una ripresa clamorosa dell’Inverno ma rispetto al piattume previsto in precedenza è già qualcosa. In primis il flusso oceanico, che dovrebbe restare un po’ più basso e ciò dovrebbe facilitare il passaggio di qualche blanda perturbazione al Centro Nord. Per il momento diciamo blanda, ma chissà che entro qualche giorno non emergano nuove sorprese.
Per quanto riguarda i primi giorni di febbraio, invece, sembra confermato il rafforzamento dell’Alta Pressione ma non più con perno centrato sulle nostre regioni, bensì un po’ più sbilanciato a ovest. Ciò dovrebbe facilitare la discesa di masse d’aria fredda verso l’Europa orientale e parte di tali masse potrebbe riuscire a lambire l’Italia. Magari non con effetti eclatanti, ma perlomeno a livello termico potremmo assistere a qualcosa di vagamente invernale.
INVERNO, ULTIMA CHIAMATA
Giunti a febbraio è chiaro che la stagione invernale non avrà molte cartucce a disposizione. Guardando i vari pattern teleconnettivi possiamo dirvi che entro la prima metà di febbraio dovrebbero verificarsi due forti riscaldamenti stratosferici.
Riscaldamenti che, visto l’incedere stagionale, dovrebbero fiaccare un Vortice Polare già in fase d’indebolimento e chissà che tali disturbi non possano condurci verso una destrutturazione anticipata. Se così fosse avremmo la possibilità di poter assistere a una seconda metà di febbraio fortemente invernale, idem dicasi per le prime fasi primaverili.
IN CONCLUSIONE
Forse c’è ancora una piccola speranza, la speranza di riuscire a salvare quel che resta di un Inverno che sino a questo momento è stato totalmente assente. In Italia, in Europa e persino in Russia.
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