POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 19 FEBBRAIO
Abbiamo parlato di un Vortice Polare scatenato e di quanto stia condizionando gli scenari meteo climatici di questo Inverno.
I modelli matematici di previsione confermano la netta contrapposizione tra poderose depressioni polari e un mastodontico Anticiclone a latitudini temperate, ma rispetto ad alcuni giorni fa appare sempre più probabile un abbassamento del fronte polare stesso e un conseguente condizionamento del nostro tempo.
Si prospetta, per la prossima settimana, il transito di fronti perturbati a ridosso dell’arco alpino e il gradiente barico che andrà a crearsi svilupperà venti localmente violenti. Non solo, localmente potrebbero affacciarsi nubi minacciose, foriere di precipitazioni. Precipitazioni che saranno nevose lungo il confine delle Alpi, mentre sui versanti tirrenici potrebbero verificarsi scrosci di pioggia.
Potrebbe trattarsi di un primo, importante segnale di cambiamento verso un’ultima decade di febbraio all’insegna del meteo invernale.
IL METEO A BREVE TERMINE
Dopo il freddo degli ultimi giorni, tutt’ora stiamo registrando importanti gelate, le temperature riprenderanno rapidamente a salire.
Un aumento che come potrete immaginare verrà pilotato dal ritorno dell’Alta Pressione. Alta Pressione che caratterizzerà il weekend, ma che sarà debole sul lato ovest laddove dovrebbe inserirsi dell’aria leggermente instabile atlantica. Difatti la giornata di domenica potrebbe presentarci variabilità nelle regioni di ponente, con possibilità di qualche scroscio di pioggia sulle coste tirreniche centro settentrionali.
Sarà il preludio alla fase di più accesa variabilità della prossima settimana, una fase che comunque si potrà definire tranquillamente autunnale per via dell’assenza del freddo.
L’ULTIMA DECADE DI FEBBRAIO
I modelli matematici di previsione si stanno rimbalzando la palla. Sino a ieri era l’europeo ECMWF a individuare un cambiamento importante, già a partire da metà mese. Oggi, invece, è l’americano GFS a supportare la tesi invernale.
Tesi che andrebbe a realizzarsi qualora dovesse realmente verificarsi lo spostamento dell’Alta Pressione prima verso ovest poi verso nord, pilotando in tal modo una frenata delle correnti zonali che ovviamente si tradurrebbe in una maggiore ondulazione delle correnti d’alta quota.
Maggiori ondulazioni significa maggiori probabilità di discese d’aria fredda verso il Mediterraneo ed ecco in tal modo spiegata la visione modellistica invernale.
LA NOSTRA OPINIONE
Siamo convinti che l’ultima decade di febbraio possa realmente riservarci un cambio di marcia. Tardivo, senza ombra di dubbio, ma è bene ricordarsi che anche marzo è un mese per la gran parte invernale (benché il calendario meteorologico ci dica che il primo giorno del mese comincerà la primavera).
La nostra idea è che il Vortice Polare possa finalmente mollare la presa, andando incontro al naturale indebolimento stagionale. Indebolimento che potrebbe essere esacerbato da consistenti riscaldamenti della stratosfera, quindi attenzione perché la quantità di gelo immagazzinata nel Circolo Polare è ingente e qualora dovessero verificarsi accesi scambi meridiani le eventuali irruzioni potrebbero realmente sorprenderci per intensità e durata.
IN CONCLUSIONE
Non è stato un bel inverno, c’è poco da dire. Ma potrebbe salvarsi in extremis e prendersi una fetta della prossima stagione primaverile.
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