POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 16 FEBBRAIO
Stiamo continuando a tenere d’occhio i modelli matematici di previsione in vista di metà febbraio, una data che in qualche modo potrebbe sancire un cambiamento meteo climatico importante.
Nelle mappe a più lunga gittata s’intravede infatti qualche cenno di svolta, il ché per il momento rappresenta sì un timido segnale ma andrebbe a incastrarsi alla perfezione con il progressivo indebolimento del Vortice Polare. Indebolimento che rientrerebbe appieno nella casistica del periodo, ovvero in quel naturale processo di destrutturazione che dovrebbe condurci pian piano alla Primavera.
Non è un caso, quindi, se si scorgono dinamiche propizie all’elevazione dell’Alta Pressione delle Azzorre verso nord e al contestuale scivolamento di masse d’aria fredda verso sud. Ricordiamoci che proprio la forza del Vortice Polare di questo inverno potrebbe scatenare irruzioni possenti, quindi occhio all’ultima decade di febbraio perché potrebbe riservare non poche sorprese.
IL METEO A BREVE TERMINE
Nel frattempo ci apprestiamo a lasciarci alle spalle, temporaneamente, alcuni giorni di caldo folle. Le temperature registrate in Italia, ma anche in molte zone d’Europa, hanno letteralmente sfondato le medie climatiche di riferimento e in molti casi possiamo parlare tranquillamente di evento eccezionale.
Ora però la situazione sta cambiando, è un cambiamento indotto dallo spostamento dell’Alta Pressione che dopo essersi portata più a ovest punterà con decisione le Isole Britanniche e ciò faciliterà lo scivolamento di una massa d’aria fredda direttamente dal Circolo Polare Artico.
Freddo che inizierà ad affluire stasera ma che raggiungerà il clou nelle prossime 48 ore, allorquando avremo un vero e proprio tracollo termico i cui effetti saranno ancor più percepibili proprio in virtù del caldo anomalo preesistente.
Non mancherà occasione per delle nevicate a bassissima quota nelle regioni adriatiche e del Sud Italia, mentre altrove la protezione anticiclonica sarà ancora ben presente limitando gli effetti dell’irruzione al solo ridimensionamento delle temperature.
ANCORA ALTA PRESSIONE
Come detto nei giorni scorsi, quindi non possiamo far altro che confermarlo, l’irruzione sarà rapida e lascerà strada a un nuovo consolidamento dell’Alta Pressione. Alta Pressione che riporterà temperature superiori alle medie stagionali e ovviamente il bel tempo.
Attenzione però, perché qualche insidia depressionaria potrebbe comunque manifestarsi, seppur con effetti pressoché trascurabili in termini di precipitazioni. Da valutare, al contrario, gli effetti in termini di temperature perché pare che tali affondi possano in qualche modo far oscillare i termometri dando luogo a sbalzi termici importanti.
INVERNO IN EXTREMIS
Riprendendo il discorso affrontato in apertura, ovvero il possibile avvento dell’Inverno nelle ultime fasi del mese di febbraio, attualmente la modellistica capace di spingersi più in là nel tempo conferma un indebolimento del Vortice Polare e contestualmente l’elevazione dell’Alta Pressione verso nord.
Nell’ultima decade del mese potrebbe iniziare un periodo piuttosto movimentato, propizio a irruzioni fredde di una certa importanza con effetti che potrebbero risultare anche eclatanti. L’Inverno, se così fosse, si salverebbe proprio al fotofinish. Ma avremo modo di riparlarne qualora le dinamiche descritte dovessero effettivamente realizzarsi.
IN CONCLUSIONE
Stiamo cercando un appiglio per cercare di salvare in tutti i modi una stagione che passerà alla storia come uno degli inverni più caldi e meno nevosi della storia. Ci riusciremo? Forse sì…
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