Meteo Italia: già annunciato da giorni, ecco che a tutt’oggi è confermato l’arrivo del grande caldo sul nostro Paese, atteso soprattutto nel corso della prossima settimana.
In questo editoriale tuttavia, non vogliamo non parleremo su quanto caldo farà e soprattutto quanto durerà. Abbiamo invece deciso di conoscere quale sarà la tipologia di caldo. Sarà torrido o afoso? Vediamo.
Partiamo facendo alcune piccole considerazioni:
l’effetto di una determinata massa d’aria risulta sempre abbastanza comune indipendentemente dalle zone, dunque, se si tratta di aria fredda le temperature caleranno ovunque, se si tratta di aria calda, viceversa, aumenteranno.
Semplice no?
Il freddo è freddo, il caldo è caldo, ma…
La sensazione cambierà invece in un contesto di umidità contenuta nelle masse d’aria. Come ben sappiamo, le masse d’aria, anche se di origine secca, tendono ad umidificarsi maggiormente nelle zone più aperte come nelle campagne, vicino ai grandi corsi d’acqua come i fumi, o nei pressi dei laghi e dei mari. Inoltre, l’umidità dell’aria tende a crescere in alcune aree geografiche che hanno particolari microclimi, in Italia la Valle Padana.
Quando la massa d’aria, nel nostro caso calda, arriva già carica di umidità (salvo particolari eccezioni) perché transita sul mare come quella dal nord Africa, che nonostante la sua origine desertica, quindi molto secca, nel suo viaggio verso l’Italia, macinano chilometri su chilometri in mare aperto accumulando così un enorme quantitativo di vapore acqueo.
Dunque, pare ovvio sul tipo di caldo che ci investirà nei prossimi giorni. Non parleremo certo di caldo torrido e cioè secco, bensì saremo colpiti da un tipo di aria bollente ma soprattutto piuttosto umido, classica delle alte pressioni di origine africana. Caldo afoso per intenderci.
Si tratta sicuramente di una delle situazioni peggiori in termini di sofferenza in quanto l’aria molto umida e parecchio calda, risulta più pesante, asfissiante e difficile da sopportare.
Il caldo afoso, non torrido, è la forma di calura più deleteria per il corpo umano, più fastidiosa.
Il caldo afoso a contatto con la nostra pelle riduce sensibilmente l’evaporazione della sudorazione.
Con il caldo afoso è come se indossassimo un abito di cellophane con dei forellini (senza questi morremmo asfissiati, probabilmente). Con l’evaporazione il sudore sulla pelle evapora, alleviandoci dal calore.
Con il caldo torrido, invece, il minor tasso di umidità, concede al sudore di evaporare, e più basso è il quantitativo di umidità, più rapidamente il sudore evapora, abbassando la temperatura della pelle, e rendendo il calore decisamente più sopportabile.
Ed ecco perché il caldo afoso è assai peggio di quello afoso, tuttavia spesso viene scambiato il caldo torrido per essere peggiore di quello afoso.
Inoltre, un ruolo fondamentale per ridurre la calura ce l’ha la ventilazione. Il vento accelera l’evaporazione del sudore dalla pelle anche nel caldo afoso, ma mai quando succeda con il caldo torrido.
Così può succedere che un’ondata di caldo a 40°C ventilata e secca (caldo torrido), sia ben più sopportabile dal corpo umano di 35°C umidi (caldo afoso).
Ci aggiorneremo con i prossimi appuntamenti.
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Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni, hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.