Si ragiona, come sempre, in termini di probabilità. Le previsioni meteo sono la probabilità che una condizione atmosferica si verifichi, non determinano una certezza.
Ora stiamo discutendo sulla probabilità che una determinata configurazione meteo si possa realizzare.
Or bene, da alcuni giorni i modelli matematici di previsione meteo propongono scenari fortemente invernali, collocabili grossomodo tra la fine della prossima settimana. Ma cosa potrebbe accadere? Beh, diciamo nulla di eclatante, ovvero “normalità”.
Stiamo per addentrarci nel cuore dell’inverno e le probabilità che un’intensa irruzione fredda possa investirci crescono. Lo dice la statistica, da tenere in debita considerazione, ma lo dicono anche alcune complesse dinamiche che sintetizzare in poche parole non sarebbe possibile.
Diciamo che per farla semplice un grosso Vortice d’aria fredda, artica, potrebbe piombare sull’Europa centrale e da lì estendersi verso sud. In tal modo irromperebbe sui nostri mari, sul nostro Paese, provocando una crisi perturbata consistente e capace – viste le temperature a corredo – di causare nevicate anche copiose a bassa quota. Non parliamo di gelo, sia ben chiaro, ma di una “rodanata” incisiva ove per rodanata s’intende l’ingresso del freddo dalla Valle del Rodano (con tutti gli annessi e connessi).
Quindi, ricapitolando. All’inizio della terza decade di gennaio potremmo assistere a un’accelerazione invernale e chissà che non sia il preludio ad una seconda parte stagionale scoppiettante.
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Aggiornamenti e monitoraggio evoluzione meteo, 24/24 ore a cura dello Staff