Il meteo estremo del 29 ottobre deve porci una questione: tutta quell’energia in gioco da dove è scaturita?
Teniamo presente il fatto che l’autunno è sempre stata una stagione di contrasti termici più o meno marcati, nonché di eventi piovosi alluvionali (si ricordano le alluvioni del 1951 e del 1966), ma gli eventi di fine ottobre scorso sono stati davvero eccezionali.
La risposta sta (almeno in parte) nell’eccessiva anomalia termica dei mesi passati che, a livello europeo, si trascina notevole da aprile, con il culmine tra agosto e ottobre, con tre mesi davvero troppo caldi, come si evince dalla figura.
Di conseguenza, tale anomalia è rispecchiata anche nelle temperature delle acque superficiali del Mediterraneo, quantificabile in 1.5-2°C in surplus rispetto a quello che ci aspetteremmo a inizio novembre; mare più caldo comporta più differenze di energia in gioco (rispetto all’aria di estrazione polare in arrivo da Nord) e quindi maggior possibilità di meteo severo. Se poi ci mettiamo anche la stazionarietà dei fenomeni (le saccature sono bloccate a est, quindi scaricano tutta la loro energia nel Mediterraneo), si spiega il continuo perdurare di fenomeni intensi da Nord a Sud.
Questi segnali erano già stati presunti mesi fa, quando le temperature superficiali del mare erano troppo alte (link): purtroppo il continuo prolungarsi di tali anomalie fa pagare un conto salato in autunno avanzato, quando arriva aria più fredda dalle alte latitudini e gli scontri termici sono massimi e il meteo dei prossimi giorni non promette nulla di buono.
Anomalie di temperatura a 1000mb (praticamente al suolo) del continente europeo (fonte: NOAA) per il trimestre agosto-ottobre, esclusa l’ondata di maltempo di fine ottobre: risulta evidente l’anomalia importante su tutto il continente, nonché su tutto il Mar Mediterraneo.
Temperature superficiali del Mar Mediterraneo, a cura del CEAM: mentre nelle zone interessate dal maltempo c’è stato un primo rimescolamento delle acque (con conseguente calo termico di esse), nella parte orientale del mare le acque sono ancora tropicali, con valori anche superiori ai 25°C.